Torna l'incubo delle spaccate: tre assalti in una notte

Domenica 13 Settembre 2020 di Luisa Morbiato
La titolare del negozio di via Tasso preso di mira dai malviventi nella notte
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PADOVA - Raffica di spaccate l’altra notte in centro città. Nel giro di un paio d’ore sono stati ben tre i negozi attaccati dai ladri. Colpi che in due casi sono andati a segno, mentre il terzo esercizio commerciale, ZuDance, si è salvato dall’intrusione grazie alle vetrate antisfondamento che hanno fatto desistere il ladro: per la titolare solo tanti danni. 
Le vetrine sono state infrante con sassi o pesanti coperchi di tombini con i quali i malviventi hanno attaccato negozi e locali mettendo in allarme i commercianti, già molto provati dal lockdown dovuto all’emergenza Covid 19 e alle prese con una ripresa difficile e incerta del lavoro. Colpi che hanno fatto tornare alla mente l’incubo delle cicliche ondate di spaccate che hanno colpito un po’ tutta la città, specialmente due estati fa. 

Ha subito ingenti danni ad una vetrata laterale il negozio ZuDance, specializzato in articoli per la danza di via Tasso 7, a pochi passi dalla chiesa del Carmine e dalla pizzeria per asporto dalla quale invece il malvivente è fuggito dopo aver arraffato pochi euro di fondo cassa e molte bottiglie di birra e alcolici.
«Noi abbiamo tutte le vetrate antisfondamento, il ladro è riuscito però a danneggiare una vetrina laterale, scelta forse pensando fosse la più facile da rompere. Credo abbia usato lo stesso sistema che ha utilizzato per sfondare la vetrina della pizzeria qua vicino. Dagli accertamenti sembra che abbia preso il coperchio di un tombino e con quello ha provato a rompere il vetro che però non ha ceduto - ha raccontato Adriana Benvegnù che conduce ZuDance con la figlia - Noi siamo collegate anche con la sorveglianza, erano circa le due quando siamo state avvisate del tentativo di furto sia io che mia figlia e siamo arrivate qui. E’ giunta la polizia a fare i rilievi, sono poi arrivati alle 8 del mattino, guardi qua - ha continuato mostrando il verbale - ma non essendo riusciti a entrare non mancava nulla». 
Il negozio che si affaccia sulla parte finale di piazza Mazzini fa parte dello stesso stabile dove trovano posto un bar, un cartoleria e la pasticceria Viennese, ai piano superiori ci sono abitazioni. «Sopra al nostro negozio ci sono degli appartamenti ed uno degli inquilini mi ha raccontato che verso quell’ora ha sentito un gran botto. È rimasto sorpreso, ma non ha certo pensato che stessero cercando di entrare nel negozio per rubare e che il colpo fosse il coperchio del tombino con cui il ladro cercava di rompere il vetro». 
Benvegnù ha sottolineato che oltretutto, per sicurezza, come fanno quasi tutti i commercianti, anche se il malvivente avesse raggiunto la cassa sarebbe rimasto praticamente a mani vuote. «Noi non lasciamo mai nulla di fondo cassa quindi non avrebbe trovato denaro - ha sottolineato la donna - qualche spicciolo al massimo, ma purtroppo nel tentativo di entrare ha provocato il danno che, trattandosi di un cristallo antisfondamento, non è lieve. Ho sentito anche i negozianti qui vicino, il piazzaiolo in un primo momento aveva pensato che si trattasse di un’azione mirata contro di lui, ma invece poi abbiamo sentito che ci sono stati altri colpi nella notte e fatti tutti con lo stesso metodo». 
Nel negozio, che si presenta in perfetto ordine tranne per il pannello di legno messo a protezione al posto del vetro che non c’è più, arrivano anche dei clienti che si informano dell’accaduto facendo coraggio ad Adriana Benvegù che li accoglie con un sorriso un po’ amaro. «E’ la prima volta che ci prendono di mira - ha chiuso la donna - ma spero davvero che sia anche l’ultima».
 
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