Solesino, il comune più sorvegliato d'Italia: 7mila abitanti ma ben 160 telecamere e 15 varchi elettronici

Venerdì 30 Luglio 2021 di Nicoletta Cozza
Solesino, il paese più sorvegliato d'Italia
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SOLESINO (PADOVA) - Gli abitanti sono circa settemila. E la superficie complessiva è di poco superiore ai 10 chilometri quadrati. Un paesino con una densità abitativa alta, quindi; tranquillo, a vocazione agricola, come ce ne sono diversi nella Bassa Padovana. Ma Solesino una particolarità ce l’ha, che lo distingue addirittura a livello nazionale, in virtù di una delibera approvata l’altra sera in consiglio comunale. Dalla primavera prossima, infatti, sarà probabilmente il Comune più sorvegliato d’Italia, dato che il suo “parlamentino” ha dato il via libera al documento che prevede l’installazione di 160 telecamere per il controllo del territorio e l’attivazione di 15 varchi elettronici per rilevare le targhe dei veicoli in entrata e in uscita.


Un numero enorme di dispositivi elettronici, la cui entità si deduce facendo una proporzione: a Padova nel 2017, quando si insediò la giunta Giordani, c’erano 300 occhi elettronici, di cui solo 200 attivi (oggi sono 800), per un’area di circa 93 chilometri quadrati, e una popolazione di 260mila persone, compresi gli studenti.


A Solesino a farsi promotore dell’iniziativa che ha un costo di oltre 2milioni e mezzo di euro, è il sindaco Elvy Bentani, in carica dal 2018, eletto con la lista di centrodestra “Insieme per Solesino”, il quale non è nuovo a scelte “extra strong” per la sicurezza, visto che agli agenti della polizia locale è stata data in dotazione una pistola Glock a canna lunga, similissima a una mitraglietta, e un equipaggiamento da “caschi blu”, con giubbetti anti proiettile e a prova di taglio, mentre per gli inseguimenti dispongono di un suv Alfa Romeo “Stelvio”.

Alla popolazione, poi, ha fornito un’assicurazione gratuita contro i furti. Paradossale, però, è che le contestazioni maggiori agli interventi anti crimine gli arrivino da destra, cioè dagli esponenti di Lega e di FdI che sono all’opposizione, i quali l’altra sera hanno addirittura votato contro l’atto deliberativo.


I DETTAGLI
Si prospetta, quindi, uno scenario da telefilm americano, o da Grande fratello, ma il primo cittadino non vuole sentir parlare né dell’uno, ne dell’altro. «La delibera va interpretata nella sua interezza - spiega Bentani - in quanto fa parte di un pacchetto ben più ampio per rendere Solesino sicuro. Partiamo dai numeri: 160 telecamere e 15 varchi, che potrebbero anche diventare di più, ma dalle casse comunali non usciranno i 2 milioni e 500 mila euro necessari, in quanto pagherà la ditta che vincerà la gara d’appalto per la nuova illuminazione, la quale in cambio si terrà quanto l’amministrazione risparmierà sulle bollette una volta che saranno in funzione le luci a led. Poi, gli occhi elettronici non andranno a controllare le coppiette che si appartano o a violare la privacy delle persone, ma a intercettare chi delinque e chi crea degrado, magari conferendo in maniera sconsiderata le immondizie. Non voglio che qui si verifichino furti, scippi o stupri, ma desidero che mia moglie, mia figlia e tutte le donne girino la sera in tranquillità e che le famiglie non abbiano l’incubo dei ladri. Ora predisporremo un bando di gara europeo e la ditta che se lo aggiudicherò in primavera inizierà l’installazione. Noi intanto realizzeremo la centrale operativa dove si vedranno le immagini della videosorveglianza». 


LE CRITICHE
«Non risulta - commenta invece l’on. Filippo Ascierto, responsabile nazionale della sicurezza per Fratelli d’Italia - sia diventata una città di confine messicano, o che si trovi tra la Palestina e Israele, e nemmeno che sia stata teatro di atti terroristici, attentati, rapine, o sequestri, anche se ormai mancano solo i carri armati. Una sorta di grande fratello controllerà i cittadini come se fossero in pericolo costante, ma non è così». «Basta esagerazioni - rincara Luana Levis , consigliere comunale sempre di FdI -. La Polizia locale non va tenuta pronta per la guerra, bensì messa nelle condizioni di operare nei suoi settori specifici, cioè commercio, viabilità ed edilizia».

(ha collaborato Enrica Marchetto)

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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