Giordani: «Troppo rischiosi, niente Fuochi in Prato e niente Falò della Befana»

Domenica 12 Dicembre 2021 di Mauro Giacon
Lo spettacolo pirotecnico di fine anno anche quest'anno non ci sarà

PADOVA - Orfani dei Fuochi. Anche quest’anno lo show in Prato della Valle che richiama 20 mila persone ogni 31 dicembre, salterà a causa del Covid. E non ci sarà nemmeno il Falò della Befana. Lo ha annunciato il sindaco, affermando però che il Natale avrà sempre una forma “magica”, quest’anno rappresentata dalle luminarie ma non solo: fioccano infatti le iniziative nei quartieri, veri protagonisti dell’animazione. 
LE CONDIZIONI
Il Comune ha dovuto rinunciare all’evento di massa per una ovvia considerazione di salvaguardia della salute pubblica in un momento in cui il virus colpisce in modo sempre più forte e assembrare le persone sarebbe sembrata una contraddizione quando Giordani stesso chiede al Prefetto di vietare le manifestazioni dei no-vax e Raffaele Grassi risponde “recintandole” in un luogo fisso com’è accaduto ieri.
Del resto è probabile che per quella data il Veneto sia già in zona gialla perchè, come lo scorso anno, a Natale avremo il “picco” della diffusione del virus. Associato ai fuochi era diventato ormai un classico anche lo show con i big dello spettacolo nel palco allestito davanti a Santa Giustina. L’ultimo anno, il 2019, ci fu - non senza polemiche - Fabri Fibra il rapper dal linguaggio esplicito. E l’amministrazione per fare le cose in grande fra una cosa e l’altra spese 215mila euro.
Questa intanto è la quinta rinuncia ad un evento di massa. I fuochi infatti sono mancati anche per due estati, quando richiamano 60mila persone, mentre per il falò della Befana sarà la seconda dal momento che a gennaio del 2020 la notizia del virus non era ancora nota.
I NUMERI
I numeri preoccupano e le statistiche non mentono. I “sestili” dicono che il tasso di crescita dei contagi è di più 50 per cento alla settimana: significa che ogni 14 giorni raddoppiano. Sette giorni fa non a caso 425 nuovi positivi al giorno, oggi 1.035. E gli ospedali sono pieni. Ieri su 36 posti disponibili per malati covid nelle rianimazioni dei due ospedali cittadini erano occupati 31 posti. Eppure in questi giorni stiamo assistendo a un numero altissimo di vaccinazioni, quasi tutte terze dosi, siamo poco sotto le 10mila. C’è la volontà di mettersi al riparo ma il virus sta arrivando alle soglie dello stesso periodo del 2020. Il 5 dicembre 2020 avevamo 17mila casi, adesso ne abbiamo 11mila, con la differenza che un anno fa nessuno aveva fatto il vaccino. Ora sono i 110mila non vaccinati che fanno la differenza. 
GIORDANI
«Padova ha oltre il 92% della popolazione vaccinata, in tutto il centro storico c’è già l’obbligo di mascherina anche all’aperto, ogni giorno le Forze dell’Ordine svolgono centinaia di controlli per assicurare che le regole di prudenza siano rispettate: chi ci raggiunge può sentirsi al sicuro - dice il sindaco - Proprio nel solco di questa Padova libera, ma sicura, abbiamo assunto questa decisione. Troveremo il modo di riproporre il tradizionale momento dell’Epifania, tanto caro ai bambini, con modalità diffuse in tutti i quartieri e con meno aggregazioni concentrate in un unico luogo. Godiamoci i momenti belli, stando attenti, con gli amici, coi familiari nella cornice di una città bellissima e vestita a festa, ma una grande concentrazione di persone il 31 dicembre, in un periodo in cui la pandemia è in evoluzione poteva essere rischioso».
BRESSA
«È stata una posizione condivisa con il sindaco vista la situazione di crescita dei contagi e il probabile ingresso del Veneto in zona gialla che non permette la realizzazione di grandi eventi - dice l’assessore al Commercio Antonio Bressa - Però offriamo comunque un Natale magico e non solo con le luminarie, ma con le manifestazioni diffuse in tutti i quartieri quest’anno particolarmente numerose grazie anche i bandi che abbiamo fatto. Anche per l’Epifania faremo in modo di allietare i più piccoli con iniziative diffuse che non creino problematiche sul fronte del Covid. E non mancherà anche la distribuzione delle tradizionali calzette».

 

Ultimo aggiornamento: 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci