Cinghiali ingordi, a causa loro addio a pop corn e birra

Gli animali assetati scendono a valle in branchi e devastano campi e orti

Martedì 26 Luglio 2022 di Giovanni Brunoro, Eugenio Garzotto, Lorena Levorato
Alessia Parisatto

PADOVA - Il dramma della siccità continua a flagellare tutta la provincia.

Ormai non si contano più i danni provocati dall'assenza di precipitazioni sulle coltivazioni di ogni tipo; come se non bastasse, i canali a secco e la piaga degli incendi stanno mettendo a dura prova l'equilibrio della Bassa. Nelle prossime ore, oltretutto, sono previsti fenomeni temporaleschi intensi con forti raffiche di vento, rovesci e grandinate che potrebbero anche peggiorare la situazione.

Il problema cinghiali

Si fanno sentire sui Colli i primi danni secondari dell'emergenza, con i cinghiali che a Baone hanno distrutto granoturco da pop corn e orzo per birra. A farne le spese l'azienda agricola Terre laviche. Interi branchi di animali assetati stanno facendo incursione nei campi e nelle principali coltivazioni di stagione, alla ricerca di un po' dell'acqua trattenuta dalle piante. Lo denuncia Coldiretti. L'ultimo episodio a Baone, sui terreni della giovane imprenditrice Alessia Parisatto: «Coltiviamo mais per pop corn e orzo per la birra. L'anno scorso, proprio per difenderci dai cinghiali, abbiamo installato una recinzione elettrificata. Ciononostante, gli animali sono riusciti a entrare lo stesso e hanno distrutto tutte le piante di mais che avevamo coltivato in questi mesi con estrema attenzione». Parisatto ha perso il raccolto, equivalente ad almeno 5mila quintali di granoturco. «In un altro appezzamento abbiamo l'orzo. Anche qui, i cinghiali hanno rovinato circa la metà del raccolto e, non contenti, hanno passato in rassegna pure l'orto dove coltiviamo le zucche». L'aspetto che più stupisce è che gli ungulati sono riusciti ad aprirsi un varco nella recinzione elettrificata. Ammette sconsolata l'imprenditrice: «È difficile lavorare in questa situazione. In un attimo, tutti gli sforzi sin qui compiuti sono stati vanificati».

«Serve un'azione incisiva»

Massimo Bressan, presidente di Coldiretti, chiede alle istituzioni sforzi ulteriori per arginare il fenomeno: «Non possiamo accettare che le nostre aziende continuino a pagare il prezzo sempre più alto dell'invasione dei cinghiali. Prendiamo atto dell'attività svolta in questi mesi per contrastarne la diffusione e degli impegni assunti dopo le nostre continue sollecitazioni. Ma serve di più». In particolare, Bressan chiede «un'azione incisiva e veramente efficace per il territorio e, soprattutto, risorse e ristori adeguati per le aziende colpite».

Produzione di mais giù del 50%

La siccità a Vigodarzere ha già causato danni per 380mila euro. «Abbiamo richiesto dei dati - dichiara il sindaco Adolfo Zordan - per avere un'idea di quanto sia stato compromessa la produzione di questa stagione nel nostro territorio. I dati purtroppo non sono affatto confortanti: per alcuni prodotti si parla addirittura del dimezzamento della produzione e di conseguenza della rendita». Stando a una prima analisi, in base alle segnalazioni degli agricoltori suoi associati, la Cia ha comunicato che la produzione del mais a Vigodarzere ha subito un calo del 50% (con una perdita di fatturato complessiva di 205.400 euro), mentre frumento, soia e i terreni a prato hanno al momento registrato un 30% in meno (con perdite economiche rispettivamente di 19.200, 77.500 e 32.000 euro). Orzo e coltivazioni orticole hanno subito un ribasso di produzione del 25% (equivalenti a 3.720 e 25.000 euro di minor rendita), l'uva del 15% (pari a 15.000 euro). «Auspichiamo che la Regione e il nuovo Governo, sulla base delle segnalazioni provenienti dai Comuni e dalle associazioni di categoria, possano trovare forme di ristoro economico per gli agricoltori», ha aggiunto Cristina Mason, assessore all'Agricoltura.

La mozione anti-spreco

Il gruppo di opposizione di centrodestra di Montegrotto, guidato da Elisabetta Baldi, presenterà al sindaco Riccardo Mortandello e al consiglio comunale sampietrino una mozione in cui si sollecita la giunta a varare un'ordinanza che fissi precisi criteri di contenimento del consumo di acqua potabile. Questo allo scopo di fronteggiare l'emergenza idrica. «Chiediamo che i cittadini siano invitati a evitare il lavaggio dell'auto e di cortili e giardini e il riempimento di fontane ornamentali, vasche e piscine. Attenzione particolare dovrebbe poi essere dedicata all'individuazione di eventuali perdute dagli impianti idrici, all'uso di lavatrici solo a pieno carico e a evitare lo spreco con giochi d'acqua» conclude Baldi che ha firmato la mozione assieme ai colleghi del raggruppamento di minoranza Diego Zaramella, Jasmine Tramarin e Alberto Zorzetto.

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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