Siccità, asfalto drenante per ridurre il calore. Il vicesindaco Micalizzi: «Così tuteliamo l'ambiente»

Lunedì 18 Luglio 2022 di Alberto Rodighiero
Andrea Micalizzi

PADOVA - Per contrastare l'emergenza climatica, nei marciapiedi padovani arriva l'asfalto drenante.

Anche la scelta dei materiali per ricoprire strade e marciapiedi può dare una mano a contrastare le isole di calore e la mancanza d'acqua. La giunta Giordani, così, ha deciso di utilizzare un materiale innovativo, in grado, tra le altre cose, di far filtrare nel terreno l'acqua piovana, per ricoprire alcune arterie cittadine.

Il progetto

Una sperimentazione che potrebbe essere allargata progressivamente un po' a tutto il territorio comunale. «Dobbiamo raccogliere la sfida della tutela dell'ambiente anche nei lavori stradali attraverso la scelta di materiali funzionali ed ecocompatibili che possono aiutarci nel recupero dell'acqua piovana e a mantenere la permeabilità del suolo ha spiegato ieri, 17 luglio, il vicesindaco Andrea Micalizzi - Abbiamo deciso, dunque, di utilizzare questo prodotto per la realizzazione del marciapiede di via Madonna della Salute e in altri interventi a Granze, nel lungargine via Zanon, in via Carducci e lo utilizzeremo, comunque, su tutti i percorsi dove sono presenti alberi, dai marciapiedi alle piste ciclabili».
«Il calcestruzzo drenante è un materiale con una resa decisamente migliore ed è senza dubbio un'ottima soluzione progettuale per interventi di ampliamento o manutenzione, in sostituzione di pavimentazioni impermeabili esistenti, che ci consente di diversificare e di caratterizzare l'immagine urbana offrendo, al contempo, un eco-sviluppo delle pavimentazioni. Non solo - ha aggiunto l'esponente del Partito democratico - c'è da tener presente che tra le criticità, o meglio vulnerabilità, del territorio comunale c'è la siccità e la carenza idrica, ondate di calore, eventi estremi e rischio idrogeologico. Per cui minimizzare la crescita del territorio impermeabilizzato con sistemi di drenaggio urbano sostenibile, migliora la risposta idrologica della città».

Le caratteristiche

Nel dettaglio, il calcestruzzo in questione è un materiale che non ha nulla a che vedere con i materiali inquinanti come gli idrocarburi e tutti i derivati del petrolio. É formato da una miscela di acqua, ghiaia, sabbia e cemento. Il cemento, che è la componente legante del calcestruzzo, nasce da materie prime di origine naturale che, dopo essere state frantumate, formano una farina composta dall'80% di calcare e dal 20% di argilla che viene macinata per ottenere il crudo che successivamente viene cotta in un forno a 1300-1500 gradi. Questo materiale riduce l'effetto isola di calore: la colorazione chiara della pavimentazione favorisce una maggior riflessione dei raggi solari, diminuendone l'assorbimento, abbattendo così sensibilmente la sensazione di calore superficiale percepito dai pedoni nei periodi molto caldi. Un esempio: in una giornata estiva questo materiale ha 30 gradi in meno rispetto ad un normale bitume. Per lo stesso motivo durante le ore notturne la maggior riflessione assicura una maggior visibilità.

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