Sexy ricatto al prete, tutto falso, parrocchiana in fuga

Venerdì 25 Settembre 2020 di Marco Aldighieri
foto di repertorio
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CAMPOSAMPIERESE - Si sono chiuse le indagini attorno alla donna accusata di tentata estorsione a luci rosse ai danni di un anziano sacerdote del Camposampierese. Nei guai è finita la romena di 30 anni Petruta Daniela Iovu, attualmente irreperibile. Il prete non ha mai consumato alcun rapporto sessuale con la sua ex parrocchiana, anzi ha avuto subito il coraggio di denunciare quanto gli stava accadendo. Sono così scattate le indagini da parte della Guardia di Finanza di Cittadella, coordinate dal sostituto procuratore Sergio Dini. La donna attraverso una serie di messaggini WhatsApp al telefono cellulare del religioso, voleva estorcergli 15 mila euro. Gli scriveva frasi come “O mi dai i soldi o racconto a tutti della nostra relazione sentimentale”.
I FATTI
Il sacerdote a quella donna aveva già dato 15 mila euro. La sua parrocchiana era in difficoltà economiche e lui, il prete, in tempi diversi, le ha fatto avere l’ingente somma. I soldi li avrebbe prelevati volta per volta dal suo conto corrente bancario, attraverso lo sportello bancomat. La situazione finanziaria per la giovane romena, con l’aiuto del religioso, sembrava essersi risolta per il meglio. Invece la parrocchiana, a settembre dell’anno scorso, è tornata alla carica. Ha di nuovo preso contatto con il prete. «Mio figlio sta molto male e io ho problemi al lavoro, mi servono 15 mila euro». Ma questa volta il religioso, parroco in una piccola chiesa di campagna, ha iniziato a titubare. E quei soldi per la sua parrocchiana non ha voluto sganciarli. Nei giorni successivi ha evitato di incontrarla, e non si è fatto più sentire.
LA DENUNCIA
La donna, furiosa per non avere ricevuto la somma richiesta, ha cominciato a tempestare di messaggini Whatsapp il sacerdote. «O mi dai i soldi o racconto a tutti della nostra relazione sentimentale».
Il prete, disperato, ha deciso di presentare denuncia contro la donna e sono scattati gli accertamenti da parte dei militari della Guardia di Finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno scoperto il mucchio di menzogne raccontate dalla parrocchiana. Non è risultata vera la malattia del figlio, come non sono risultati reali i suoi problemi finanziari. Insomma, per l’accusa, ha messo in piedi un castello di bugie per estorcere denaro al sacerdote. La giovane romena appena ha saputo di essere finita nel registro degli indagati ha fatto perdere le sue tracce. Gli inquirenti non sono riusciti a interrogarla. 
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