PADOVA - Il ricovero di Sergio Giordani è terminato ieri sera alle 19. A quell'ora, infatti, il candidato del centrosinistra allargato esce con passo svelto dal reparto di Neurologia. Maglioncino blu elettrico, pantaloni scuri e, soprattutto, nessuno che lo sorregga. L'ex patròn del Calcio Padova è accompagnato dalla moglie Lucia, dai figli Paola e Antonio, dal suo braccio destro Diego Bonavina, dal sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani e dal segretario provinciale del Partito democratico Massimo Bettin.
Nonostante i familiari lo invitino a saliere subito in macchina, Giordani non rinuncia ad un rapido saluto ai giornalisti. «Sono vivo ragazzi, tranquilli dice con voce un po' stanca ma assolutamente chiara - sto bene, parlo quasi normalmente. Vi ringrazio tutti per l'affetto che mi avete dimostrato e, a breve, ci vedremo».
«È un giorno molto bello, per la famiglia in primis commenta subito dopo Bettin . La cosa importante è che oggi Sergio torni a casa, dai suoi cari. Come avete avuto modo di vedere, è molto determinato, ha voglia di tornare in campo. Paradossalmente, visto il suo entusiasmo, a noi ora il compito di frenarlo un po'. Detto questo, anche lui è consapevole che ad attenderlo c'è una fase di riposo». «In questa settimana la nostra squadra si è dimostrata molto unita ha detto ancora l'esponente dem abbracciando Degani e Bonavina . Una squadra molto forte e in grado di stringersi a Sergio, non solo politicamente. Oggi è un bel giorno e siamo pronti a ricominciare più forti di prima»...
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