Il Portello protesta: «Chiasso e sporcizia, basta con la movida»

Venerdì 18 Marzo 2022 di Luisa Morbiato
Il Portello si riempie di persone che fanno chiasso fino a tarda ora e lasciano rifiuti, residenti nel quartiere esasperati
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PADOVA - Il mercoledì degli studenti al Portello è stato un inferno, una nottata se possibile peggiore delle altre. Inutili, raccontano i residenti, le richieste di intervento alla polizia municipale partite in diversi orari. Passata la serata, rifiuti ovunque. «C’erano molte più persone del solito e non tutti erano studenti. Mi alzo alle 5 per andare al lavoro e in serata ho chiamato i vigili, ma sembra non avessero pattuglie a disposizione - spiega un abitante - ma in queste condizioni è impossibile continuare. É stata una nottata ancor peggiore delle solite. Quando sono uscito, poi, a terra c’era una coltre di rifiuti».
 

LE RICHIESTE
«Ho telefonato alla polizia locale intorno all’una: era impossibile dormire, il chiasso era insopportabile - afferma un’altra residente - Ovviamente non potevano intervenire, non avevano pattuglie, mi hanno risposto, consigliandomi di chiamare la polizia o i carabinieri. La musica è rimasta a volume alto fino a notte fonda, il chiasso era insopportabile e c’era molta più gente del solito. I cassonetti sembra non servano, quando sono uscita di casa sembrava che il Portello fosse una discarica. I negozianti sono esasperati anche loro, stavano pulendo bottiglie, bicchieri di plastica schiacciati e tanto altro, anche quello che è meglio non dire».
I residenti sottolineano come una loro delegazione sia stata ricevuta nei giorni scori dal sindaco insieme agli assessori Antonio Bressa e Diego Bonavina, grazie all’interessamento del consigliere Vanda Pellizzari. «Abbiamo illustrato la situazione, la musica e gli schiamazzi insopportabili, la sporcizia che rimane a terra quando finalmente tutti se ne vanno, il fatto che i plateatici invadono il portico e piazzetta Marzolo rendendo difficile anche passare - afferma la donna - Ci hanno ascoltato e hanno anche detto che avrebbero aumentato la sorveglianza ma null’altro. Giorni fa il sindaco ha annunciato che in una zona dell’Arcella i locali dovranno chiudere la musica alle 22». I residenti chiedono un provvedimento analogo. «Ci chiediamo perchè da noi non sia possibile, abbiamo diritto a riposare come tutti gli altri ma al Portello non è possibile e non solo il mercoledì - conclude - Ci sono anche persone che vorrebbero trasferirsi ma vendere un alloggio in un quartiere con questa situazione è difficilissimo».
 

LA VISITA
I cittadini ieri hanno contattato anche il candidato sindaco di “Torna Padova” Lorenzo Innocenti che si è recato al Portello con il candidato consigliere Gianmarco Donato. «Sappiamo da anni qual è la situazione qui al Portello, ma vederlo con i propri occhi fa un altro effetto. È stato istruttivo venire qui all’alba, mentre gli operatori ecologici sono ancora al lavoro e il buio non nasconde più la situazione davvero caotica. Abbiamo parlato con gli addetti alle pulizie che ci confermano quanto sostenuto dai residenti: durante e dopo le serate di mercoledì, venerdì e domenica qui è il caos - dice Innocenti - Vogliamo che Padova sia una città aperta, a misura di giovani: l’Università è il nostro tesoro più grande, Quindi bene il divertimento, ma qui si tratta di inciviltà. Bicchieri, bottiglie, cartacce, cartoni di pizza, vomito e altro: tutto buttato per terra o addirittura, per spregio, sulle auto in sosta e nei balconi delle case. Manca il rispetto per la città e per una delle sue aree più storiche e belle. Addirittura sulla gradinata, dove c’è l’attracco per le barche, l’immondizia cade in acqua, riempiendo il fiume».
 

LA PROPOSTA
Le chiusure a mezzanotte, insiste, sono un fallimento. «Le chiusure desertificano la città, la fanno morire. Quello che noi proponiamo è il modello Venezia: a San Marco, area storicamente soggetta ad assembramenti problematici per l’ordine pubblico, sono stati recentemente installati dei tornelli e delle telecamere contapersone - conclude - Quando ci si avvicina alla soglia massima stabilita di pubblico, i nuovi arrivi vengono fatti defluire in altre zone limitrofe, dove c’è una concentrazione minore».

 

Ultimo aggiornamento: 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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