Cadoneghe. Senzatetto dorme alla fermata del bus per mesi, pensilina disinfettata con gli idranti

L'uomo è stato ricoverato per problemi respiratori e il sindaco ha fatto pulire la pensilina che era diventata la sua casa

Martedì 30 Maggio 2023 di Lorena Levorato
Pensilina pulita con gli idranti

CADONEGHE (PADOVA) - Usava la pensilina del bus per viverci e dormire. Stracci, coperte, tappeti e resti di cibo. Per circa tre mesi la fermata del bus di via Bragni, di fronte al campo sportivo Boldrin, è stata la casa di un uomo di nazionalità straniera e senza fissa dimora. Una situazione difficile, seguita da vicino dall'assessore al Sociale Sara Ranzato insieme al sindaco Marco Schiesaro che si sono mossi per trovare una sistemazione decorosa, ma che per una serie di lungaggini amministrative e, nonostante molteplici sollecitazioni dell'amministrazione comunale agli organi sanitari competenti, è arrivata solo pochi giorni fa.

E casualmente. Solo perché l'uomo ha accusato problemi di salute legati al fatto di vivere e dormire all'aperto in un mese di maggio piovoso e freddo. Mercoledì scorso la pensilina è stata ripulita e igienizzata dagli operatori del Comune.

Un caso complesso

«Abbiamo proceduto con idranti e soluzioni disinfettanti al lavaggio della pensilina in via Bragni - ha detto il sindaco Schiesaro - ad oggi la persona che vi dimorava, dopo molteplici sollecitazioni agli organi sanitari competenti, è seguita al meglio in azienda ospedaliera a Padova. Non è facile trovare soluzione ai casi più complessi, soprattutto quando si ha che fare con persone in difficoltà. Non è semplice nemmeno da parte nostra essere compresi dalle altre istituzioni. Ma noi non intendiamo arretrare mai sia nel rispetto dei diritti della persona sia nel decoro del nostro territorio, entrambi devono sempre trovare il giusto equilibrio». L'uomo, che risulta essere sposato con una donna domiciliata a Cadoneghe, è arrivato alla pensilina nel mese di ottobre dell'anno scorso. Poi, a seguito di un ordine di carcerazione per una somma di reati compiuti in passato, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, ha trascorso tre mesi al Due Palazzi. Una volta scarcerato, a febbraio scorso è tornato a Cadoneghe e da allora aveva preso dimora alla pensilina del bus. Durante il giorno se ne andava in giro, ma ultimamente non si spostava mai dalla panchina della fermata. Molte le segnalazioni da parte dei residenti e dei fruitori del mezzo pubblico per la sporcizia accumulata ed il degrado. Numerosi anche coloro che in questi mesi gli hanno portato da vestire e da mangiare. «Abbiamo cercato di trovare soluzioni perché non è umanamente possibile accettare di vivere in quelle condizioni di degrado e sporcizia - aggiunge il primo cittadino - ma era difficile perché l'uomo rifiutava qualsiasi tipo di aiuto. Abbiamo tentato tutte le strade, anche interessando le forze dell'ordine e la Prefettura. Andavo da lui tutti i giorni insieme agli agenti della Polizia locale, e mercoledì mi sono accorto che respirava male e non stava bene. Così abbiamo chiamato il 118 e l'hanno trasportato all'ospedale dove mi risulta sia ricoverato ed è sottoposto a trattamento farmacologico».

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