Nozze di platino. Sposati da 75 anni: «Ci amiamo come il primo giorno». Il segreto? Lo rivela Luciana

Lui 99 anni ex ferroviere lei 97 anni prima commessa poi casalinga, si sono sposati nel 1948

Martedì 30 Maggio 2023 di Marina Lucchin
Luciana Granziero e Walter Chillin

PADOVA - Quel fatidico “sì” Luciana Granziero e Walter Chillin lo pronunciarono, con emozione ed entusiasmo, nel 1948. E oggi a Padova la coppia, 99 anni lui e 97 lei, festeggia un anniversario davvero speciale: le nozze di platino.

Settantacinque anni insieme, vicini uno all’altra, nei momenti belli e in quelli brutti. Superando guerra, boom economico, anni del terrorismo, pandemia e, da ultimo, un ricovero post operatorio conclusosi giusto un paio di giorni fa: più forti che mai. 


LA TESTIMONIANZA


Ma qual è il segreto per un matrimonio lungo e duraturo?
L’ha raccontato Luciana, con incredibile vivacità, quando 5 anni fa, ha festeggiato l’anniversario assieme alle altre coppie da record al teatro Geox. «Amore e pazienza, questo serve». «Ci siamo incontrati durante la guerra, era il 1943. Si andava in giro in bicicletta e ci si incontrava fra ragazzi - ha spiegato Luciana - poi nel 1948 ci siamo sposati». Poi l’arrivo del figio, che oggi di anni ne ha 74.

Per durare così tanto tempo ci vuole pazienza e sopportazione ma soprattutto tanto e tanto amore

«Ho un marito meraviglioso  - ha continuato Luciana -  non potrei vivere senza di lui, se mancasse sarei morta anch’io. Noi viviamo come se fossimo una persona sola».


LA “RICETTA”


Secondo Luciana non c’è una ricetta specifica ma ribadisce che ci vuole tanto amore. «Oggi non funziona più così, ci si sceglie e si vive insieme, o non ci sarà mai famiglia - osservava - io non capisco le famiglie allargate dove stanno tutti insieme e poi i bambini dicono la mia mamma è quella il mio papà quell’altro. Sarà anche di moda ma non va bene. Per stare insieme oltre all’amore non devono mancare pazienza, rispetto e fiducia, senza non si costruisce nulla». 

«E poi non si deve essere morbosi, io non ho mai chiesto a mio marito “dove sei stato?”, “quanto hai speso?”. E lui con me si è comportato nello stesso modo: questo significa fiducia e rispetto». Oltre al segreto di un lungo matrimonio Luciana e Valter celano anche quello di essere arrivati ad una età più che rispettabile in forma, nonostante qualche ultimo acciacco di Walter che di recente è stato ricoverato, ma che ora è già a casa. «Io mi sento come se avessi 50 anni farei le stesse cose di allora - ha chiuso Luciana - amo tanto la vita, mi piace essere attiva, parlare con le persone perché la vita bisogna viverla fino alla fine». 


FERROVIERE ED EROE


La coppia vive nel quartiere Stanga dopo essere stata per ben 35 anni a Ponte di Brenta dove Walter Chillin lavorava come capostazione. E fu proprio quando aveva 19 anni, nel 1943, che assieme ad altri ferrovieri sentì urlare e piangere arrivare dai vagoni di un convoglio “merci”. Dentro bambini e donne, pronti per i campi di concentramento. «Ci supplicavano di dargli un goccio d’acqua, non tanto da mangiare. Quel giorno ho visto in faccia una verità così dura da non riuscire mai più a dimenticare», racconterà Walter. 

Così Chillin e gli altri colleghi aprirono i vagoni in cui erano stipati gli oltre mille ebrei romani catturati in occasione della retata del 16 ottobre...

Offrirono loro cibo e acqua, si impegnarono per alleviarne dolori e sofferenze. Era il 19 novembre 1943 e quello fu, per la quasi totalità dei prigionieri, l’ultimo atto di umanità ricevuta prima della morte ad Auschwitz Birkenau. Ne tornarono vivi solo 19. Nel 2013 la comunità ebraica di Padova pose una lapide a memoria di questo gesto eroico. 

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 21:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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