Grandi lavori su 17 scuole, cantieri aperti tra un anno: via libera al piano con i fondi del Pnrr

Venerdì 25 Marzo 2022 di Gabriele Pipia
Grandi lavori su 17 scuole, cantieri aperti tra un anno: via libera al piano con i fondi del Pnrr

PADOVA - Tre punti fermi. Il primo: aggiudicazione di tutti i lavori entro il 31 dicembre 2022. Il secondo: apertura dei cantieri entro il 31 marzo 2023. Il terzo: conclusione degli interventi per il 31 marzo 2026. I soldi già ci sono, ora il piano è ufficiale e si può davvero partire. Il presidente della Provincia Fabio Bui ha appena spedito al Ministero dell’Istruzione l’elenco dettagliato di tutti i progetti per le scuole superiori padovane che saranno ampliate, restaurate o messe in sicurezze con i fondi del Pnrr. Sono interessati complessivamente 17 istituti per un investimento complessivo da 30 milioni di euro e in alcuni casi si tratta davvero di maxi-interventi: il più eclatante è quello per il nuovo Selvatico a Padova, ma anche il Pietro d’Abano alle Terme subirà un intervento massiccio con la costruzione di due nuovi piani.

Tra un anno i cantieri si apriranno quindi in città ma anche a Cittadella, Piove di Sacco, Montagnana e Monselice. 

IL PRIMO BANDO
La Provincia attingerà i fondi da due bandi. Il primo prevede l’arrivo di 12,9 milioni di euro e l’intervento più grande è quello da 5 milioni per l’ala est dell’istituto Selvatico di Padova. Una spesa da 3 milioni riguarderà invece l’adeguamento sismico del Marconi-Bernardi di Padova. Durante i lavori alcune classi saranno trasferite negli spazi presi in affitto dalla parrocchia Santa Giustina e poi all’ex Cmpp nell’area del provveditorato di via Cave: il trasferimento potrebbe scattare già durante le prossime vacanze di Natale. 
A Padova altri cantieri interesseranno l’Einaudi (450 mila euro per la nuova scala di sicurezza e il Belzoni (1,3 milioni per la messa a norma antincendio). Doppio importante intervento anche a Cittadella: un milione per l’adeguamento sismico del Fanoli e due milioni per gli stessi lavori agli istituti Meucci e Caro. La Provincia vuole ridurre i disagi evitando spostamenti di classi: si procederà principalmente in estate e poi si andrà per stralci senza paralizzare le scuole. 

IL SECONDO BANDO
L’altro bando vede l’assegnazione di 17 milioni e la spesa più importante è sempre per il Selvatico: altri 3,1 milioni per il maxi-restauro (ma 2,2 verranno messi da Fondazione Cariparo). Ben 5,7 milioni verranno spesi alla succursale del Pietro d’Abano dove oltre all’adeguamento della struttura esistente è prevista la realizzazione di due nuovi piani per ampliare l’istituto. Dove verranno trasferiti temporaneamente gli alunni? Il consigliere provinciale Bisato ha convocato per martedì un incontro con scuola e Comune per individuare la soluzione migliore.
A Padova troviamo nell’elenco 800 mila euro per adeguare alla normativa antincendi i licei Tito Livio e Duca D’Aosta, ma anche 700 mila euro per gli stessi lavori al Ruzza e alla succursale del Valle. Costerà 2,3 milioni, invece, ampliare e mettere a norma il San Benedetto da Norcia.
In provincia vanno segnalati l’atteso ampliamento dell’Einstein a Piove di Sacco (1,5 milioni), la manutenzione straordinaria all’Educandato di Montagnana (2,1 milioni) e infine i lavori da 730 mila euro per adeguare e bonificare i pavimenti in amianto del Cattaneo di Monselice. 

LE DECISIONI
Nell’ufficio al dodicesimo piano della torre della Provincia alla Stanga, il presidente Fabio Bui e il consigliere Alessandro Bisato (delegato all’edilizia scolastica e al bilancio) hanno definito il piano e ora esprimono grande soddisfazione: «L’anno scorso, dopo aver ascoltato molte parti interessate, abbiamo deciso di congelare il maxi piano da 14 milioni per portare parte del Calvi al Cornaro e una succursale del Marchesi nella sede del Modigliani. Entro il 21 marzo c’era la possibilità di ridefinire il piano di interventi da effettuare coi fondi del Pnrr e lo abbiamo fatto. Ora c’è una certezza: questi 30 milioni arriveranno e i lavori si faranno».
Ma c’è un’altra cosa importante su cui premono Bui e Bisato: «Non abbiamo perso nemmeno un centesimo. Siamo riusciti a liberare fondi della Provincia e dal Bilancio potremmo ricavare 20 milioni che potremo usare per altri interventi». Quali? «In primis il nuovo Marchesi nell’area del Configliachi, un’operazione da 12 milioni con una tempistica stimata in 4 anni. E poi la prima scuola superiore ad Albignasego, per abbracciare un ampio bacino della cintura urbana». Potrebbe costare otto milioni ed essere pronta tra cinque-sei anni. L’iter è appena partito.

Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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