PADOVA - Zaino in spalla, tutti di nuovo a scuola. Questa mattina l’esercito dei centomila studenti riprenderà la marcia verso il nuovo anno scolastico. Per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia Covid, le classi di ogni ordine e grado potranno entrare in aula senza mascherina. I giovani che si accingono a varcare i cancelli degli istituti, dalle elementari alle superiori, sono quest’anno circa 105mila, secondo i primi dati forniti dal Provveditorato.
I più numerosi sono i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, oltre 39 mila.
L’AUGURIO
In occasione di questa importante giornata, il sindaco Sergio Giordani e l’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva lanciano un messaggio a tutti gli studenti e alle loro famiglie.
«La scuola, oltre ad essere un luogo di apprendimento e di crescita culturale, negli ultimi 2 anni ha messo in evidenza anche la sua importanza per lo sviluppo personale ed emotivo di chi la frequenta - dicono -. In questo luogo di vita e di incontro, che tanto è mancato, si sperimenta la relazione fra individui e si impara a comunicare, ascoltare, comprendere noi stessi e gli altri. Qui, dove possono nascere amicizie e legami duraturi, si sperimenta il valore della comunità e voi potete fare in modo che la vostra comunità cresca forte e coesa ponendo attenzione a ogni individuo che avete di fronte ma anche alle parole che utilizzate, ai gesti, agli atteggiamenti perché anche questi sanno costruire o demolire a seconda delle nostre finalità».
Giordani e Piva, dunque, mettono l’accento sul tema della gentilezza e del rispetto. «In questo periodo di grosse difficoltà, pandemia, guerra, ricerca delle risorse energetiche, siccità, cambiamenti climatici, ci dobbiamo interrogare tutti su come possiamo contribuire a migliorare la nostra comunità e il nostro ambiente», concludono.
I NODI
Se da un lato bambini e ragazzi sono impazienti di sedersi sui banchi, davanti a diari e quaderni immacolati, rimangono ancora molte incognite.
Il primo problema è legato ai trasporti, nel Padovano i sindacati segnalano una carenza di 50 autisti (anche se ne sarebbero in arrivo 20). Una circostanza che ha costretto Busitalia, per preservare il trasporto scolastico durante i giorni lavorativi, a tagliare le corse nel fine settimana. La mancanza di autisti è uno dei motivi alla base dello sciopero di oggi di bus e tram, indetto dalla organizzazione sindacale Faisa Cisal. Come accade da qualche anno a questa parte, il ritorno in classe coincide con uno stop del trasporto pubblico: sono attesi disagi. Per il servizio urbano oggi vengono garantite le corse in partenza da tutti i capolinea nelle fasce orarie dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 12.30 alle 15.29. Per l’extra urbano la fascia protetta va dalle 5 alle 8.29 e dalle 12 alle 14.29.
Altra questione riguarda i rincari energetici. Nei giorni scorsi si è acceso il dibattito attorno alla proposta di chiudere le scuole il sabato per risparmiare e non mettere in crisi i bilanci. Ma, alla fine, il Comune ha deciso di continuare con i vecchi orari.