Suona la campanella, 105mila in classe senza mascherina: bus in sciopero e caro-bollette

Lunedì 12 Settembre 2022 di Elisa Fais
Suona la campanella, 105mila in classe senza mascherina: bus in sciopero e caro-bollette
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PADOVA - Zaino in spalla, tutti di nuovo a scuola. Questa mattina l’esercito dei centomila studenti riprenderà la marcia verso il nuovo anno scolastico. Per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia Covid, le classi di ogni ordine e grado potranno entrare in aula senza mascherina. I giovani che si accingono a varcare i cancelli degli istituti, dalle elementari alle superiori, sono quest’anno circa 105mila, secondo i primi dati forniti dal Provveditorato. 
I più numerosi sono i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, oltre 39 mila.

Alle medie gli scolari saranno quasi 25 mila e 36 mila i più piccoli alla primaria. Facendo il confronto con l’anno scolastico precedente, oggi si nota una differenza di quasi 1.700 alunni in meno. Le classi attive sono 4.984, anche qui si nota una contrazione di 48. In cattedra, inoltre, tornano anche 8.500 docenti.


L’AUGURIO
In occasione di questa importante giornata, il sindaco Sergio Giordani e l’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva lanciano un messaggio a tutti gli studenti e alle loro famiglie. 
«La scuola, oltre ad essere un luogo di apprendimento e di crescita culturale, negli ultimi 2 anni ha messo in evidenza anche la sua importanza per lo sviluppo personale ed emotivo di chi la frequenta - dicono -. In questo luogo di vita e di incontro, che tanto è mancato, si sperimenta la relazione fra individui e si impara a comunicare, ascoltare, comprendere noi stessi e gli altri. Qui, dove possono nascere amicizie e legami duraturi, si sperimenta il valore della comunità e voi potete fare in modo che la vostra comunità cresca forte e coesa ponendo attenzione a ogni individuo che avete di fronte ma anche alle parole che utilizzate, ai gesti, agli atteggiamenti perché anche questi sanno costruire o demolire a seconda delle nostre finalità». 
Giordani e Piva, dunque, mettono l’accento sul tema della gentilezza e del rispetto. «In questo periodo di grosse difficoltà, pandemia, guerra, ricerca delle risorse energetiche, siccità, cambiamenti climatici, ci dobbiamo interrogare tutti su come possiamo contribuire a migliorare la nostra comunità e il nostro ambiente», concludono.


I NODI
Se da un lato bambini e ragazzi sono impazienti di sedersi sui banchi, davanti a diari e quaderni immacolati, rimangono ancora molte incognite.
Il primo problema è legato ai trasporti, nel Padovano i sindacati segnalano una carenza di 50 autisti (anche se ne sarebbero in arrivo 20). Una circostanza che ha costretto Busitalia, per preservare il trasporto scolastico durante i giorni lavorativi, a tagliare le corse nel fine settimana. La mancanza di autisti è uno dei motivi alla base dello sciopero di oggi di bus e tram, indetto dalla organizzazione sindacale Faisa Cisal. Come accade da qualche anno a questa parte, il ritorno in classe coincide con uno stop del trasporto pubblico: sono attesi disagi. Per il servizio urbano oggi vengono garantite le corse in partenza da tutti i capolinea nelle fasce orarie dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 12.30 alle 15.29. Per l’extra urbano la fascia protetta va dalle 5 alle 8.29 e dalle 12 alle 14.29.
Altra questione riguarda i rincari energetici. Nei giorni scorsi si è acceso il dibattito attorno alla proposta di chiudere le scuole il sabato per risparmiare e non mettere in crisi i bilanci. Ma, alla fine, il Comune ha deciso di continuare con i vecchi orari.
 

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Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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