Contagi in aumento, didattica a distanza per 15 mila alunni tra Colli, Terme e Alta padovana

Mercoledì 10 Marzo 2021 di Gabriele Pipia
Contagi in aumento, didattica a distanza per 15 mila alunni tra Colli, Terme e Alta padovana


PADOVA - Un nuovo peggioramento nell’Alta Padovana e un preoccupante balzo in alto nei distretti Piovese e Bacchiglione, quelli che comprendono la città di Padova. L’indice del contagio continua a crescere e la diretta conseguenza è la chiusura delle scuole. Da domani scatterà la didattica a distanza nei 39 Comuni dell’Alta e dell’area Terme-Colli per tutte le classi dalla seconda media alla quinta superiore: sono interessati 15 mila alunni e 35 istituti. I provvedimenti dureranno 14 giorni, fino al 24 marzo. Attenzione, però: le ultime tabelle regionali indicano una crescita vertiginosa dei contagi anche nella cintura urbana di Padova. Se nei prossimi giorni la tendenza sarà confermata, anche qui le lezioni in classe rischiano di essere sospese a partire dalla prossima settimana. Insomma, per quanto riguarda le scuole solo la Bassa Padovana in questo momento può stare relativamente tranquilla. 
L’ALTA PADOVANA
L’ultimo decreto del presidente del Consiglio Mario Draghi dice che la didattica a distanza scatta per quelle zone dove viene superata la soglia di 250 contagi (calcolati negli ultimi sette giorni) ogni centomila abitanti. Nell’Alta Padovana siamo a 280 mentre il giorno prima eravamo a 272. 
I contagi sono passati da 704 a 725 e sono principalmente due i Comuni sorvegliati speciali. San Martino di Lupari, con 12 alunni positivi nella stessa classe elementare, e Carmignano con un’impennata anomala di casi. Qui è risultato positivo anche il parroco ma per fortuna tutti i tamponi effettuati ai 60 bimbi che avevano partecipato alla prima confessione hanno dato esito negativo. 
Casi di contagio sono presenti in quasi tutte le scuole e solo nella giornata di ieri nei centri di Cittadella, Camposampiero e Villa del Conte sono stati effettuati 1.438 tamponi dei quali 1.297 molecolari proprio per ricercare la variante inglese. Il distretto sanitario sta facendo il massimo sforzo, con numeri quintuplicati rispetto ad un mese fa e un progressivo ritorno ai livelli di dicembre. 
TERME COLLI
La situazione migliora leggermente nel distretto Terme Colli dove i contagi sono 313 e si passa in un giorno dall’indice di 266 a quello di 263. Siamo comunque sopra la soglia limite. Alla scuola dell’infanzia “Il Bucaneve” di Cervarese Santa Croce le lezioni saranno sospese domani per un caso di Covid: tamponi per alunni e insegnanti al distretto di Rubano. 
Tra i Comuni che hanno registrato un’escalation preoccupante di casi c’è Mestrino passato nelle ultime due settimane da 61 a 109 contagiati. Circa il 20 per cento sono minori. «Non ci risulta un grande focolaio circoscritto ma di certo c’è stata un’impennata dei numeri. Siamo sempre in contatto con il Distretto sanitario» dice il sindaco Marco Agostini. Attualmente a Mestrino risultano positivi 14 alunni delle scuole. Alla scuola dell’Infanzia monsignor Candeo i tamponi eseguiti lo scorso 18 febbraio hanno fatto emergere cinque positivi nella stessa sezione dove è stata pure riscontrata la variante inglese del virus. Due positivi in una classe alla secondaria Da Vinci (anche qui variante inglese) e poi diversi casi singoli negli altri istituti. 
IL CAPOLUOGO
Se per l’Alta Padovana e Terme Colli la chiusura delle scuole è certa, è in costante evoluzione la situazione nei distretti Piovese e Bacchiglione, accorpati per evitare di dividere in due la città di Padova. Si contano complessivamente 777 nuovi casi, 146 in più rispetto al giorno prima. Il tasso per centomila abitanti è passato in un giorno da 165 a 204. Un netto aumento che porta con sé l’ipotesi del superamento della fatidica soglia del 250. I dati di oggi saranno decisivi per capire la situazione. Nel Distretto Padova Sud invece i casi sono 308 e l’indice è di 168. 
«Il contagio si è alzato rapidamente e servono interventi per limitarlo - sottolinea Alessandro Bisato, sindaco a Noventa e presidente della Conferenza dei sindaci - Esiste la possibilità che chiudano anche le scuole dell’area che gravita attorno al capoluogo. Non ci sono confini rigidi tra i Comuni: il virus corre e non siamo in una situazione come quella di Vo’ dove era stato possibile cinturare un intero paese».
 

Ultimo aggiornamento: 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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