Padova. Bilancio di previsione, è scontro in consiglio comunale su tasse e consulenze

Sono stati messi al voto 149 emendamenti. Di questi, 108 sono stati proposti dal centrodestra

Martedì 31 Gennaio 2023 di Alberto Rodighiero
Padova, scontro in consiglio sul bilancio di previsione

PADOVA - Pioggia di emendamenti sulla previsione di Bilancio 2023. È durata fino a tardi ieri sera la discussione della delibera presentata in aula dal sindaco Sergio Giordani. Alla fine il Bilancio è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 contrari (Mosco e Lonardi), 8 assenti e un non votante (Bianzale). Una discussione durante la quale sono stati messi al voto 149 emendamenti. Di questi, 108 sono stati proposti dal centrodestra (61 da Fratelli d'Italia, 46 dalla Lega e 1 da Vinciamo Italia di Italia al centro con Toti). Alla fine quelli accolti sono stati 50. Ad andare giù durissimo nel suo intervento è stato il capogruppo di Fratelli d'Italia Matteo Cavatton. «Il Documento unico di programmazione è assolutamente illeggibile - ha tuonato l'esponente di FdI -. Il sindaco ci ha parlato, poi, di razionalizzazione della spesa, ma non ho trovato una sola riga sul taglio delle consulenze. Non solo. Si parla di equità fiscale, ma non si fa il minimo accenno a delle iniziative che possano attenuare la pressione fiscale. Detto questo, è inaccettabile che si sia deciso di contingentare i tempi della discussione di questa sera».
«Se dovessimo riassumere la vostra visione di città, si potrebbe dire: una città che se ne frega dei suoi cittadini». Ha rincarato la dose la capogruppo della Lega Eleonora Mosco: «È vero, sul sociale le risorse sono le stesse degli scorsi anni, ma quello che non è come gli scorsi anni è la situazione delle nostre famiglie, colpite da un aumento del costo della vita come non si vedeva dagli anni '80».
«Negli ultimi 5 anni, a mio parere - ha detto, poi, il consigliere della lista Peghin Ludovico Mazzarolli - Non sono stati messi in campo progetti di ampio respiro. L'unico che mi viene in mente è lo stadio e sulla vicenda giudiziaria, non voglio intervenire».
«Quello che si discute questa sera - ha commentato poi il consigliere meloniano Enrico Turrin - è un bilancio figlio di un'amministrazione ingessata dalle proprie contraddizioni interne e priva di visione politica».
«Mi dispiace constatare che Coalizione civica, da sempre paladina dei più deboli - ha scandito il capogruppo di Vinciamo Italia-Italia al centro con Toti Manuel Bianzale - non abbia proposto di aumentare il fondo per le famiglie in difficoltà.

Poco male, lo faccio io con un emendamento».

La maggioranza

«La straordinaria opportunità rappresentata dal Pnrr e anche di altre fonti di finanziamento ottenute - ha ribattuto, il capogruppo del Pd Gianni Berno - ci dà la possibilità davvero di rendere la nostra città più efficiente».
«L'inflazione è alle stelle e fare un bilancio in questa congiuntura non è cosa semplice - ha continuato il consigliere della lista Giordani Carlo Pasqualetto - Per fortuna il nostro sindaco, diversamente dal governo a Roma, non ha fatto promesse irrealizzabili».
«Non facciamo fare al nuovo auditorium gli stessi giri cittadini che fece l'ospedale nel 2014-2016, facciamo una discussione seria in base alle risorse disponibili che oggi non ci sono - ha detto, poi, il consigliere giordaniano Luigi Tarzia -. È utile, poi discutere del completamento dell'Euganeo in commissione, al fine di arricchirsi delle competenze e dei suggerimenti dell'aula consiliare».

«Il difficile momento rende quanto mai attuale una discussione sulla modifica delle aliquote Irpef, con l'introduzione di una pluralità di aliquote differenziate - hanno detto le consigliere di Coalizione civica Marta Nalin e Chiara Gallani che annunciano una mozione ad hoc che sarà sottoscritta anche dal consigliere della lista del sindaco Simone Pillitteri - e una soglia di esenzione nel rispetto del principio costituzionale della progressività del sistema tributario».
«Per quanto mi riguarda, ho presentato una ventina di emendamenti - ha concluso il capogruppo di Padova Insieme con Giordani Paolo Sacerdoti - sottolineando l'inclusività e l'accessibilità come presupposti fondamentali».

La rottamazione di multe e tributi

Durante la seduta di ieri sera è arrivato anche il secco no alla rottamazione di multe e tributi locali non pagati proposto dal governo Meloni. Parliamo della delibera presentata dall'assessore al Tributi, Antonio Bressa, e dal titolare della Polizia locale, Diego Bonavina, con cui la giunta Giordani certificherà il diniego no alla rottamazione di multe e tributi non pagati. Di fatto l'amministrazione non vuole rinunciare al recupero di 44 milioni di euro relativi al periodo 2011-2015. Una scelta condivisa da moltissimi Comuni padovani. Ma anche su questo fronte è stato scontro totale tra la maggioranza che si oppone alla cancellazione e l'opposizione che invece, sposando la linea del governo, la chiede a gran voce. 

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