Samira scomparsa dopo aver portato la figlia all'asilo: trovate le scarpe

Martedì 10 Dicembre 2019 di Camilla Bovo
Samira scomparsa dopo aver portato la figlia all'asilo: trovate le scarpe
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STANGHELLA (PADOVA) - Colpo di scena nel caso di Samira El Attar, la 43enne scomparsa lo scorso 21 ottobre da Stanghella (Pd), dopo aver accompagnato la figlioletta di 4 anni alla scuola materna. Ieri mattina, infatti, Mohammed Barbri, il marito di Samira, ha denunciato il ritrovamento delle scarpe che la 43enne indossava al momento della scomparsa. Le ha notate abbandonate vicino a un fossato, lungo la SS16, a poche centinaia di metri da casa, mentre conduceva con una parente delle ricerche parallele a quelle delle forze dell'ordine, come consigliatogli dal proprio legale, l'avvocato Daniele Pizzi. 
 
IL LEGALE
«Proprio l'altro giorno ho avuto un confronto con Mohammed. spiega l'avvocato Pizzi Dal momento che tardavano ad arrivare novità sul caso, gli ho consigliato di setacciare personalmente i punti in cui Samira potrebbe essere passata quella mattina, in cerca di tracce. Si è organizzato autonomamente con Anna, una parente, e questa mattina (ieri, ndr) ha percorso la statale che Stanghella va verso Solesino. Ha individuato le calzature a circa duecento metri dalla via di casa, vicino a un fossato. E ha quindi chiamato i carabinieri. Sia lui che Anna hanno messo a verbale le modalità di reperimento delle calzature». Quando ha visto quelle calzature scure, riverse sul fossato, non ha avuto dubbi: le ha subito riconosciute come appartenenti alla moglie. A suo dire, anzi, erano sicuramente quelle indossate da Samira al momento della scomparsa. Si è quindi affrettato a chiamare i carabinieri, che in pochi minuti hanno raggiunto il luogo del ritrovamento e hanno repertato le scarpe per tutti i rilievi del caso. 
GLI INTERROGATIVI
Il ritrovamento delle scarpe indossate da Samira, però, apre a nuovi interrogativi. La stessa strada era già stata oggetto delle meticolose ricerche da parte sia dei volontari della Protezione Civile che delle forze dell'ordine. Come è possibile che le scarpe non siano state individuate prima? Può essere che qualcuno le abbia portate lì in un secondo momento, magari con il chiaro intento di depistare le indagini? «Personalmente credo che le calzature siano sempre state lì. afferma l'avvocato Pizzi Quello che conta, adesso, è che il ritrovamento delle scarpe rappresenta quell'elemento che si aspettava per riprendere le ricerche. C'è anche la possibilità che nei paraggi possa esserci qualche altro effetto personale di Samira. L'ausilio di un metal detector sarebbe auspicabile per cercare di trovare il cellulare di Samira, che potrebbe sicuramente fornire tracce importanti». Proprio da questo ritrovamento ripartiranno dunque le ricerche. E intanto continua a non esservi alcun nome nel registro degli indagati. L'avvocato Pizzi confida nel fatto che il ritrovamento delle calzature di Samira possa rappresentare un punto di svolta. È la speranza a cui si aggrappa anche Mohammed Barbri, che da cinquanta giorni non si dà pace e sogna di riabbracciare la moglie. «È molto provato da questo ritrovamento. spiega il suo avvocato Finora ha sempre continuato a credere che Samira potesse essere ancora viva. Ora è come se si fosse reso conto che questo ritrovamento non lascia presagire nulla di buono». 
Camilla Bovo
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Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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