Corda corta al collo e niente cibo: Luce liberata, multa al proprietario

Giovedì 26 Luglio 2018
La femmina di maremmano salvato dalla Lac
2
SAONARA - La cagnetta ha finalmente trovato una famiglia premurosa mentre il vecchio proprietario ha rimediato una condanna esemplare. Si è conclusa nel migliore dei modi l’odissea di Luce, giovane esemplare femmina di pastore maremmano, scampata a una brutta fine grazie all’intervento delle guardie zoofile della Lac, la Lega per l’abolizione della caccia.

Il blitz dei volontari nel giardino di un’abitazione di Saonara risaliva al 13 febbraio dell’anno passato. La giovane maremmana veniva custodita in condizioni inaccettabili. Le guardie della Lac l’hanno trovata legata ad una corda molto corta e talmente stretta da provocarle un’evidente ferita al collo. La cagnetta non aveva a disposizione né cibo né acqua nel momento in cui i volontari sono arrivati nel giardino. Non le era stato predisposto alcun tipo di riparo in caso di eventi atmosferici particolarmente violenti e poteva godere di un limitato raggio d’azione. Le era infatti consentito di spostarsi in un raggio di pochi metri su un suolo costituito da ciotoli, sassi e calcinacci.

 

Interrogato dalla polizia giudiziaria, il proprietario dell’animale D.P. è letteralmente caduto dalle nuvole. Ha candidamente ammesso di non conoscere nemmeno il sesso del pastore maremmano. Credeva fosse un maschio in quanto non l’aveva mai vista partorire dei cuccioli. Le guardie della Lega per l’abolizione della caccia hanno proceduto, d’intesa con la Procura, al sequestro dell’animale, sottoposto ad una prima serie di cure urgenti in clinica veterinaria. Luce è stata poi trasferita in custodia preventiva al rifugio di Rubano, gestito dalla Lega del cane di Padova.
L’ITER GIUDIZIARIO 
D.P. è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali, che prevede detentive da un minimo di tre ad un massimo di diciotto mesi o in alternativa una sanzione pecuniaria oscillante tra i 2.500 e i 30.000 euro. La Procura non ha infierito sul proprietario dell’animale che ha avuto l’opportunità di cavarsela con poco. D.P. è stato condannato ad una sanzione pecuniaria di 2500 euro, con conseguente confisca della cagnetta. Nei giorni scorsi il procedimento è stato definito con il pagamento della multa. Luce è stata così definitivamente assegnata ad una famiglia, in un contesto ideale. «Ora - precisano dalla Lac - vive finalmente libera in un parco enorme a sua disposizione, dove potrà dimenticare gli anni di stenti e maltrattamenti».
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci