Il costruttore e il bando su misura: «Questi sanno come funziona il mondo»

Martedì 24 Gennaio 2023 di Gabriele Pipia
Mauro Cazzaro e Battista Camporese

TREBASELEGHE (PADOVA) - «Questi sanno come funziona il mondo». Il sindaco Nicola Fragomeni, ascoltato a sua insaputa con le intercettazioni ambientali, parla così di Mauro Cazzaro e Battista Camporese. L'imprenditore e il manager sono molto noti nel campo della sanità privata e soprattutto delle case di riposo: il primo le costruisce e il secondo le dirige. Alla loro società Relaxxi era destinato il bando «su misura» per realizzare la nuova residenza per anziani di Santa Maria di Sala.
Ora si trovano entrambi agli arresti domiciliari, indagati per corruzione per atti contrari a doveri d'ufficio e per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Sono accusati di aver promesso più di una tangente (si parla di circa 40mila euro l'una) per ottenere il terreno adatto e poi per progettare l'opera. Nel motivare la custodia cautelare il gip fa riferimento alla possibilità di recidiva di reati contro la pubblica amministrazione.

IL PROFILO
Mauro Cazzaro, 68 anni, è nato a Noale in provincia di Venezia e adesso si trova rinchiuso nella sua casa di Trebaseleghe nell'Alta Padovana. Laureato in architettura allo Iuav, guida l'azienda di famiglia Cazzaro Costruzioni di Trebaseleghe che vanta oltre 50 anni di storia e quasi 40 milioni di fatturato. Tra il 2017 e il 2021 è stato presidente dell'associazione di categoria Ance e i colleghi gli riconoscono un carattere eccentrico ed estremamente determinato. Il gip del tribunale di Venezia, invece, lo definisce irruente.
L'impresa di famiglia (nella quale lavorano anche i figli Edoardo e Gianmarco) è arrivata alla terza generazione. Realizza principalmente complessi residenziali ma attraverso la controllata Relaxxi costruisce anche residenze per anziani come quelle di Trebaseleghe, Vedelago e Noale. La Cazzaro Costruzioni negli ultimi anni ha anche gestito anche diversi cantieri a Treviso tra cui il Bosco verticale disegnato dall'archistar Stefano Boeri, un progetto attorno al quale si è acceso un infuocato dibattito cittadino.

LA NOTA
Ieri pomeriggio l'azienda ha diffuso una nota ufficiale. «In merito all'inchiesta sulla casa di riposo di Santa Maria di Sala - si legge - l'avvocato Umberto Saracco fa sapere che il suo cliente Mauro Cazzaro, avendo piena fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura, saprà dimostrare serenamente la propria estraneità ai fatti contestati. Lo stesso Procuratore ha correttamente parlato di un quadro indiziario e solo la lettura delle carte potrà fare chiarezza. Peraltro, le indagini non coinvolgono l'attività ordinaria della Cazzaro Costruzioni né della Relaxxi, che proseguono con regolarità».

LA CATEGORIA
È arrivato presto anche il commento di Ance Padova firmato dall'attuale presidente Alessandro Gerotto, che ha passato la serata con Cazzaro anche lo scorso giovedì. «La notizia mi coglie di sorpresa. Non entro nella fondatezza e rilevanza di questioni e coinvolgimenti che non conosco. Esprimo la mia piena fiducia nella magistratura, auspicando l'estraneità del collega Mauro Cazzaro cui va peraltro la mia umana solidarietà in attesa che venga fatta chiarezza sui fatti».

LE POSIZIONI
Negli ultimi anni Cazzaro ha preso continuamente posizione su grandi temi legati all'edilizia. Lo scorso agosto annunciava gongolante la riqualificazione del complesso che si affaccia su piazza Sant'Andrea a Treviso ricordando la propria missione: «Valorizzare il territorio esaltandone i gioielli dimenticati». Nel 2021 durante un'intervista al Gazzettino scuoteva la testa: «Il mercato immobiliare è destinato a fermarsi perché l'aumento del costo di produzione è tale da non poter essere assorbito. Chi acquistava un appartamento a 250mila euro, a 285mila non lo acquista più». L'anno prima, in piena pandemia, si lamentava invece per le lungaggini degli enti pubblici: «Le pratiche sono troppe lente e i cantieri si bloccano. Gli addetti del settore pubblico che lavorano da casa devono avere strumenti per velocizzare i permessi».
Nel 2018, quando tre imprenditori padovani vennero coinvolti in un'inchiesta per turbativa d'asta, Cazzaro prese la parola da presidente Ance e si appellò alla presunzione d'innocenza. «Calma, aspettiamo un attimo prima di giudicare». La stessa posizione che assume adesso, mentre la notizia del suo arresto fa inevitabilmente il giro del Veneto.

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Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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