Padova. Rientrati in servizio i sanitari non vaccinati. Dal Ben: «Per ognuno valutata la sede di assegnazione»

Si tratta di 77 dipendenti in Azienda Ospedale Università di Padova e di un altro centinaio all'Ulss 6 Euganea

Martedì 15 Novembre 2022 di Elisa Fais
Tornano al lavoro i no vax all'ospedale di Padova (foto d'archivio)

PADOVA - Da ieri sono rientrati in servizio i sanitari non vaccinati negli ospedali e nelle strutture sanitarie della provincia di Padova. Si tratta di 77 dipendenti in Azienda Ospedale Università di Padova e di un altro centinaio all'Ulss 6 Euganea. Ad annunciare il ritorno dei no vax nella cittadella sanitaria di via Giustiniani è il direttore generale Giuseppe Dal Ben. «Il reintegro di tutti i dipendenti no vax è avvenuto il 2 novembre - dichiara Dal Ben dall'ospedale di Padova -. Il 7 sono state assegnate le nuove sedi. Entro oggi, 14 novembre, tutti hanno ripreso servizio. Senza criticità o difficoltà alcuna. I tecnici sanitari reintegrati sono due con destinazione invariata. Gli operatori socio sanitari 42, di cui 20 con nuova destinazione. Gli infermieri 33, di cui 22 con nuova sede. 77 dipendenti in totale. Per ogni dipendente reintegrato in servizio è stata valutata la sede di assegnazione tenendo conto della situazione organizzativa (carenza personale, potenziamento di attività secondo i bisogni della popolazione, tutela di pazienti e dipendenti) e individuale (limitazioni e prescrizioni certificate, competenza ed esperienza professionale, necessità personali e familiari)».

Il 40% è stato destinato in area degenza, il 20% in unità di supporto sanitario, il 14% tra ambulatori e day hospital, il 9% in sale operatorie, pronto soccorso e terapie intensive e l'8% in servizi diagnostici.

I dettagli

L'Azienda ospedaliera ha contato 247 dipendenti che dall'inizio della campagna vaccinale, per vari motivi, non hanno provveduto a immunizzarsi. Di questi, al 31 ottobre 146 erano già rientrati in servizio. La maggior parte (51%) perché dopo aver contratto il Covid si trovava nel periodo in cui si è considerati auto-immunizzati. Il 44% invece perché si è poi regolarizzato con i vaccini. Vi erano infine un 3% di esentati dalla vaccinazione e un 2% rappresentato da chi era stato sospeso perché scoperto a lavorare senza il Green pass, tornato poi quando è venuto meno l'obbligo del certificato verde. Il picco di assenze si registrò a dicembre scorso con 237 sospesi in contemporanea. In proporzione la maggior parte dei no vax sono stati gli operatori sociosanitari, seguiti da infermieri e ostetrici. Numeri molto minori hanno invece registrato tecnici sanitari, professionisti di riabilitazione e medici. La direzione sanitaria dell'ospedale universitario ha conteggiato 112mila ore lavorative lasciate scoperte dai sanitari no vax negli ultimi tredici mesi. Un carico di lavoro aggiuntivo, di cui di fatto si sono fatti carico infermieri e operatori rimasti in servizio nei reparti.

La campagna vaccinale

Intanto prosegue e pieno ritmo la campagna vaccinale anti Covid. Ad oggi sono state somministrate 96.491 quarte dosi in provincia di Padova. Oltre a queste ci sono altre 1.175 quinte dosi, riservate ai pazienti fragili e ai sanitari. Per quanto riguarda la copertura, ha aderito alla campagna di rinforzo il 50,2% degli over 80 eleggibili e il 29,6% della popolazione compresa tra i 60 e i 79 anni. Intanto l'influenza è già arrivata e, secondo gli esperti, quest'anno sarà particolarmente aggressiva. Le stime dicono che in inverno si raggiungerà quota 84mila padovani messi a letto dal male di stagione e si potrebbero registrare fino a 120 morti (dirette e indirette) legate al virus influenzale. Con l'obiettivo di arginare queste previsioni, l'Ulss 6 Euganea - in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le farmacie - sta puntando anche sulla nuova campagna antinfluenzale. Sono già state distribuite 169mila dosi destinate alle categorie a rischio. È possibile ricevere sia il vaccino anti Covid che il vaccino antinfluenzale nello stesso appuntamento. Per prenotare basta collegarsi al portale web dell'Ulss o chiedere informazioni al proprio medico.

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