NOVENTA PADOVANA - Deve la vita ai cani da salvataggio. Due labrador, Emma e Sandia, addestrati proprio a salvare persone in difficoltà. C’è anche un pizzico di Noventa Padovana nella disavventura a lieto fine consumatasi ieri sul litorale veneziano.
Nonostante il mare in burrasca ieri mattina a Jesolo, una turista svizzera di 58 anni si è tuffata in acqua per un bagno con il marito, ma ben presto non è stata in grado di tornare a riva, complici il vento forte e le onde che ne hanno messo a rischio la vita. Da riva si è subito capito che la situazione stava diventando preoccupante. L’unità cinofila di salvataggio della Pegasus Sezione Veneto, in forza alla Jesolmare Servizi Turistici, è dovuta entrare in azione nel tratto di mare davanti alla torretta 19bis dello stabilimento balneare Manzoni.
L’impresa di portare in salvo la turista è stata messa a segno dai cani da salvataggio con i rispettivi conduttori, addestrati proprio a percepire il pericolo con tempestività. Il primo labrador ha raggiunto la donna che si è aggrappata al cane che l’ha trascinata fino al pontile dove è stata aiutata poi dai bagnini, che tenevano sotto stretta attenzione l’emergenza con la seconda unità cinofila pronta a intervenire se il quadro dell’intervento fosse precipitato.
Il campo base delle unità cinofile di salvataggio della Pegasus Sezione Veneto è a Noventa Padovana.
Pastore, che lavora in un gruppo di istruttori preparati e sempre aggiornati sulle criticità legate al mare ha concluso: «I cani dove possono riescono sempre a intervenire e a portare a casa il risultato. L’auspicio è che vi sia sempre anche l’opportuna collaborazione da parte dei turisti in modo che, se il mare non è in condizioni ottimali per fare il bagno, venga lasciato stare onde evitare di mettersi in situazioni di oggettivo rischio per il turista stesso, ma anche per il personale soccorritore a due e quattro zampe».
A Noventa Padovana l’attività cinofila di Pegasus è sempre più conosciuta e apprezzata. Negli ultimi tempi il gruppo di lavoro si sta specializzando anche sul recupero resti umani nei fiumi. Numerose esercitazioni si sono proprio sviluppate lungo il Brenta a Noventa.
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