Rischio salmonella in dieci comuni: i sindaci "chiudono" i rubinetti, supermercati presi d'assalto

Domenica 14 Novembre 2021 di Nicola Benvenuti
Supermercati senza acqua

CONSELVE - Corsa all’acqua confezionata, Guardia medica presa d’assalto, sindaci subissati di chiamate, ma anche qualche malumore tra gli amministratori locali del Conselvano per una mancata comunicazione unitaria sul caso “salmonella”. Nella tarda sera di venerdì sono state pubblicate tutte le ordinanze dei dieci sindaci del Conselvano interessati dall’invito dell’Ulss 6 Euganea in base al quale l’acqua del rubinetto dovrà essere utilizzata, a scopo potabile, solo previa bollitura, per i residenti di Anguillara Veneta, Agna, Arre, Bagnoli di Sopra, Pozzonovo, Candiana, Cartura, Conselve, Terrassa Padovana e Tribano.

Questo perché è stata riscontrata la presenza di salmonella in un campione di acqua proveniente dalla centrale di pompaggio dall’Adige di Anguillara Veneta, prelevato da Arpav lo scorso 3 novembre e risultato invece conforme per tutti gli altri parametri. La misura resterà in vigore per il tempo necessario ad avere i risultati degli ultimi prelievi, cioè per 48/72 ore. Tutte le analisi fin qui compiute da Acquevenete sono risultate negative. Già dalla serata di venerdì e per buona parte della notte i telefoni della Continuità assistenziale di Conselve hanno continuato a squillare e i due medici in servizio hanno avuto il loro bel daffare per rassicurare le persone che chiamavano allarmate per le notizie che si rincorrevano sui social.

LA PSICOSI
Nella giornata di ieri poi tutti i supermercati del territorio hanno quasi esaurito le scorte di acqua potabile: fin dal primo mattino molti cittadini armati di carrello hanno letteralmente assaltato gli scaffali dei negozi, che già nel pomeriggio erano desolatamente vuoti, mentre restava ancora disponibilità di acqua gasata. Attraverso i social nel pomeriggio di venerdì si era diffusa un’evidente preoccupazione di molte persone sulle condizioni dell’acqua nella Bassa, alimentata forse anche da una non puntuale comunicazione. Un post del sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, nei primi minuti della riunione convocata dai vertici di Acquevenete, è diventato virale e ha messo in allarme anche molti cittadini di comuni non interessati dal provvedimento, come confermano i sindaci di Casalserugo e Legnaro, che hanno dovuto rassicurare i propri abitanti in proposito. In serata poi è stato diffuso un messaggio vocale del sindaco di Terrassa Modesto Lazzarin, dai toni coloriti, rivolto al collega di Tribano, che in realtà era indirizzato ad un ristretto gruppo, per la fuga in avanti di Cavazzana con il suo post. Gli altri sindaci hanno atteso la fine dell’incontro per dare le informazioni, anche a corredo dell’ordinanza che stavano emettendo.
Ieri la frattura sembra essersi ricomposta con una stretta di mano tra Lazzarin e Cavazzana, che si è anche scusato, ma il primo cittadino di Terrassa puntualizza: «Anche in questa occasione il Conselvano non è riuscito a fare squadra come sarebbe stato necessario, trattandosi di un bene pubblico ed essenziale come è l’acqua». Rincara la dose Roberto Bazzarello, capogruppo di minoranza a Tribano: «Attraverso il suo comportamento il sindaco Cavazzana si è reso responsabile di un procurato allarme inutile, oltre a dimostrare di aver messo la sindrome del like da social network davanti al suo ruolo istituzionale nei confronti dei colleghi sindaci e dei cittadini».
 

Ultimo aggiornamento: 18:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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