Ripartono le sagre dopo due anni di stop: 500 eventi, feste di popolo, oltre 10 milioni di giro d'affari

Venerdì 26 Agosto 2022 di Gabriele Pipia
Sagre venete, nel Padovano sono 500, vi operano 10mila volontari
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PADOVA - È il cuore pulsante della vita di paese. Il luogo dell'aggregazione, delle tradizioni e dell'identità. In quasi tutti i comuni padovani la sagra è l'evento per eccellenza ma negli ultimi due anni quasi tutte sono state annullate a causa della pandemia. Ora, finalmente, viviamo la stagione della piena ripartenza. Se 400 manifestazioni su 500 avevano dovuto alzare bandiera bianca, quest'anno siamo tornati ai livelli pre-Covid e si registra quasi ovunque il tutto esaurito.
È una bella notizia dal punto di vista della socialità ritrovata ma è una notizia altrettanto importante dal punto di vista economico: considerando i guadagni agli stand ma anche l'attività dei ristoranti, dei negozi e in alcuni casi pure degli alberghi, si stima che l'indotto complessivo nella provincia di Padova sia superiore ai 10 milioni di euro.

Il calcolo è stato fatto dall'Unione delle Pro Loco che promuovono la stragrande maggioranza di queste manifestazioni.

I NUMERI
Le Pro Loco in provincia di Padova sono 97 e contano oltre 10 mila volontari iscritti. Organizzano 500 eventi all'anno e alcuni di questi chiamano a raccolta migliaia di persone provenienti anche da fuori provincia: basti pensare alla Festa della Fragola di Camposampiero, alla Rocca in Fiore di Monselice, al Suca Baruca di Piove di Sacco o alla sagra del Folpo di Noventa. Ma anche alla Festa del Cavallo di Legnaro, alla sagra di Conselve e alla Festa del Gnocco di Veggiano. Vanno poi aggiunte decine di iniziative organizzate direttamente da amministrazioni comunali, comitati e parrocchie. Questo fino al 2019, perché poi per due anni i calendari sono stati stravolti ed è saltato l'80% degli appuntamenti in programma.

SODDISFAZIONE
«Da quando siamo ripartiti pienamente senza limitazioni le sagre e le feste di paese hanno fatto registrare ovunque un grande pienone, la gente non vedeva l'ora di uscire di casa - racconta il presidente provinciale delle Pro Loco Giuseppe Pengo -. Ci stiamo mettendo davvero corpo e anima, siamo stati bravi a mantenere tutti i volontari e ad aggiungere di nuovi, soprattutto giovani. E siamo attentissimi ad ogni aspetto legato alla sicurezza».
Sulla stessa linea il predecessore Fernando Tomasello che oggi all'interno dell'Unione delle Pro Loco ricopre il ruolo di vicepresidente nazionale. «Nel periodo più buio del Covid non ci siamo mai fermati e abbiamo dato una mano sotto ogni aspetto, a partire dalla consegna delle mascherine e dalle donazioni solidali. Abbiamo fatto rete con Protezione Civile e altre associazioni, è stata un'esperienza preziosa anche se purtroppo abbiamo perso diversi volontari colpiti dal virus. Nel frattempo si sono avvicinati a noi sempre più giovani e ora siamo nuovamente a pieno ritmo, con un indotto nuovamente importante».
Proprio Tomasello da presidente della Pro Loco di Massanzago ha ricevuto per due giorni la visita degli ispettori nazionali dell'Unione. «La nostra sagra avrà il certificato di sagra di qualità. Ora l'attenzione è maniacale sotto moltissimi aspetti, come quello ambientale con il riciclo di molti materiali».

L'IMPEGNO
Nell'ultimo biennio molti eventi sono stati annullati in massa, ma c'è chi ha comunque dovuto rimboccarsi le maniche e mettersi ai fornelli. È il caso di trenta volontari della Pro Loco di Anguillara che lo scorso novembre hanno lavorato per la visita del presidente del Brasile Bolsonaro. «Ero diventato presidente da pochi mesi ed è stata una vera corsa contro il tempo perché avevamo saputo di questa cerimonia solo pochi giorni prima - racconta Mario Capetta -. Abbiamo preparato le nostre specialità come lo gnocco con le patate americane, il baccalà rosso e il musso in tocio. Abbiamo coinvolto le cantine di Conselve e Bagnoli e la Distilleria Bonollo, un gran lavoro di squadra».

IL CALENDARIO
Sono tantissime le manifestazioni a cavallo tra fine agosto e inizio settembre. Oggi a Mestrino parte la sagra di Lissaro che durerà fino al 31, sempre a Lissaro il weekend del 3-4 settembre ci sarà il Palio dell'asino. Doppio appuntamento anche nell'Alta Padovana sempre da domani al 31: la sagra del Pozzetto a Cittadella e quella di Santa Colomba a Presina di Piazzola. Dal 4 al 12 settembre ci sarà la secolare Fiera dei Mussi a Trebaseleghe giunta addirittura all'edizione 838. A Piove di Sacco dall'8 all'11 settembre è previsto il Craup in festa. Tanti eventi e un unico comune denominatore: il pienone.

 

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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