Rugby, il rientro di Bellini con le Zebre con il sogno del Sei Nazioni

Venerdì 17 Gennaio 2020 di Alberto Zuccato
Mattia Bellini in azione con la maglia delle Zebre

PADOVA - Mattia Bellini, superato l’infortunio che lo ha costretto a stare al palo per un mesetto, è pronto a tornare in campo con le Zebre che ospiteranno sabato a Parma i Bristol Bears nel sesto turno di Challenge Cup. Ed è pronto soprattutto per rispondere alla chiamata del nuovo citì azzurro Franco Smith che lo ha inserito nell’elenco dei convocati per il Sei Nazioni, in cui figurano altri tre giocatori di scuola padovana, Matteo Minozzi e Federico Ruzza, cresciuti nel Valsugana e Leonardo Sarto, che come Bellini, proviene dal settore giovanile del Petrarca. E nella lista di Smith c’è anche il debuttante ventiduenne toscano Niccolò Cannone, che da tre stagioni gioca con il Petrarca e che potrebbe quindi debuttare in azzurro nel Sei Nazioni. 
GIOIE E SFORTUNE
Mattia Bellini, che adesso ha 25 anni, esordì in nazionale nel febbraio del 2016 con la Francia, quando ancora indossava la maglia del Petrarca che era allenato da Andrea Moretti. A fine stagione passo definitivamente alla Zebre, dove ha fin qui collezionato 53 presenze con 19 mete totalizzate dal duttile trequarti padovano. In azzurro i caps sono invece 22 con 10 mete realizzate. Il 22 novembre del 2018, l’Italia affronta all’Euganeo di Padova l’Australia. Bellini è il migliore degli azzurri, si toglie la soddisfazione di realizzare nella sua città e davanti ai suoi amici l’unica meta per l’Italia, ma poco dopo placcando un giocatore australiano subisce un serio infortunio ad una spalla, che lo costringerà a stare fuori per sei mesi. Stavolta il malanno è stato più leggero e come dicevamo, domani Bellini tornerà in campo per la partita con i britannici di Bristol. «In allenamento abbiamo provato le ultime giocate offensive. Speriamo una partita divertente in cui riusciremo ad esprimere il nostro gioco sia in attacco che in difesa. Le Zebre saranno agguerrite. E’ da un po’ di tempo che non ci capita di portare a casa tre successi consecutivi, spero che sapremo essere all’altezza della situazione». 
TREVISO SOLITA GRANDE RIVALE
Su quali aspetti è migliorato il gioco delle Zebre che vi hanno visto raccogliere due storiche vittorie con Cheetahs e Stade Francais e centrare il punto di bonus offensivo con la Benetton a Treviso? «Io purtroppo sono stato infortunato, mi sono fatto male nella gara di andata con Bristol e sono stato fuori per un po’, però in questo mese e mezzo che ho visto le Zebre da spettatore posso dire che siamo cresciuti nella concretezza e siamo riusciti a maturare. Dirò che persino le due sconfitte con la Benetton nei derby hanno segnato un punto di crescita del gruppo». 
RENDIMENTO AL TOP
Quest’anno figuri tra i migliori giocatori nelle classifiche di rendimento. Qual è il tuo punto di forza? «Direi la corsa palla in mano: cercare di saltare sempre l’uomo, creare continuità nel gioco offensivo e nella trasmissione dell’ovale. So però che dal punto di vista offensivo lavoro per cercare di segnare ad ogni partita, dal punto difensivo cerco di essere sempre performante e perfetto. Bisogna Crederci sempre, impegnarsi e dedicare tutto se stessi, se è il rugby ciò che vogliono fare nella vita».
Che Sei Nazioni ti aspetti da quest’Italia in cui figurano tanti compagni di club? «Sicuramente sarà un Sei Nazioni di novità perché è cambiato l’allenatore, per cui ci aspettiamo da Franco Smith un nuovo modo di giocare.

Spero innanzitutto di venir selezionato nel gruppo definitivo e quindi di giocare, poi si vedrà. Il Sei Nazioni è sempre un torneo molto fisico e molto tosto, ma dà anche grandi soddisfazioni personali».

Ultimo aggiornamento: 19:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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