Pranzo al ristorante o in agriturismo: i padovani tornano in massa sui Colli

Lunedì 8 Febbraio 2021 di Lucio Piva
Ristoranti dei Colli Euganei affollati nella prima domenica di riapertura

COLLI EUGANEI - Il rumore era quello che mancava da settimane. Quello del brusio in una sala affollata di clienti, dei piatti e delle stoviglie mossi e rimossi dai camerieri e delle voci che portano continue ordinazioni in cucina e del telefono che annuncia nuove prenotazioni. Un rumore che si è nuovamente impadronito dei ristoranti e degli agriturismi dei Colli, che ieri hanno fatto registrare il tutto esaurito nella prima domenica di rientro in zona gialla. Le avvisaglie di un sold out c’erano tutte. A preannunciarle non sono state le richieste di tavoli preannunciate da clienti da tutta la provincia sin da mercoledi scorso. Ma anche lo stesso atteggiamento che ha visto molte coppie, famiglie e compagnie di amici far rientro nei locali dopo la stretta di Natale.
Sedersi nuovamente davanti ad una tavola imbandita è stato per loro – a detta dei ristoratori – come tornare a casa dopo un periodo di lunga assenza. «Ci ha fatto piacere vedere volti ormai abituali nelle nostre sale – hanno spiegato i titolari dell’ “Antica Trattoria” da Ballotta a Torreglia – e la voglia di trascorrere almeno il pranzo fuori dalle mura domestiche è probabilmente la ragione che fa già registrare il tutto esaurito anche per le prossime festività.

Ci ha sorpreso piacevolmente, fra una portata e l’altra, la propensione delle persone di fermarsi a chiacchierare con noi ed il personale. La stessa che provano amici e conoscenti che si rivedono dopo lungo tempo». Il tutto esaurito, per certi aspetti, ha sorpreso gli stessi titolari dei locali. «Sabato scorso – ha raccontato Ennio Agnolon, chef e comproprietario del ristorante “da Antenore” a Torreglia - pensavamo davvero di impazzire al suono continuo del telefono che portava prenotazioni su prenotazioni. Abbiamo colto anche delle reazioni di delusioni dei clienti quando abbiamo risposto che tutti i tavoli erano esauriti. Avremmo fatto chissà cosa per accontentarli, ma non è stato possibile. Abbiamo cercato di organizzare più turni, ma quasi tutti sono arrivai puntuali all’una per il pranzo. Siamo cosi tornati a “correre” in cucina. Non è stato facile dopo un periodo di sosta. Era però importante riprendere». 


Poco importa ai titolari dei ristoranti se per i giorni feriali della prossima settimana il trend dei clienti tornerà a rilento, prima del picco del prossimo week end. «Questa ripartenza – ha commentato Nicola Lionello, titolare del ristorante “da Taparo” di Torreglia e presidente dell’Associazione “Tavole Tauriliane” - era attesa anche da tutti gli altri locali aderenti al “Consorzio”, ma soprattutto dai clienti che sono tornati fra i tavoli. Adesso siamo pronti a inaugurare la prossima stagione culinaria, proponendo i primi menù di primavera. E sappiamo che nei week end la risposta ci sarà. Ci preoccupano due cose. La prima è che la bella stagione arrivi presto ed invogli la gente ad uscire. La seconda è che non vi siano altre battute di arresto e nuove chiusure. Sarebbe un colpo dal quale non ci riprenderemmo in fretta». 


Il sold out nella prima domenica di passaggio in zona gialla, ha accomunato anche gli agriturismi ai ristoranti. Per capirlo è stato sufficiente prendere il telefono ieri mattina e cercare un posto in una delle tante strutture dei colli. Alle 11 anche gli agriturismi più capienti come “Al Bosco” di Cervarese non riservavano più una sola sedia libera alla clientela. Stessa risposta di sale al completo sono arrivate anche da altre strutture in tutti i Colli. «Nel giro di pochissimi minuti – ha confermato Emanuele Calaon, titolare dell’agriturismo “Bacco e Arianna” di Vò” abbiamo visto il piazzale riempirsi di auto e le sale riprendere vita. E’ stata una soddisfazione dopo domeniche di vuoto, vissuta anche dal personale che è stato chiamato al lavoro».

Ultimo aggiornamento: 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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