Risse, coltellate e spray urticante. Non c'è tregua per l'Arcella

Domenica 6 Agosto 2017 di Marina Lucchin
Risse, coltellate e spray urticante. Non c'è tregua per l'Arcella
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PADOVA - Accoltellamenti tra africani, risse tra stranieri con aggressioni a base di spray urticanti, vandali resi folli da alcol e droga che devastano le auto parcheggiate in strada. L'Arcella sotto il solleone impietoso di questo torrido scorcio di agosto somiglia sempre più al Bronx newyorchese, agitata dalla guerra per bande dei malviventi. 

Polizia e carabinieri anche l'altra notte hanno avuto un bel da fare per controllare situazioni al limite e sedare risse. Venerdì poco prima delle 22, mentre molti residenti passeggiavano dopo cena per cercare un po' di refrigerio da questa calura eccezionale, è scoppiata una rissa tra stranieri. Un nigeriano di 20 anni, noto alle forze dell'ordine per precedenti di spaccio, è stato avvicinato minacciosamente da un gruppo di magrebini. Due avrebbero iniziato a spintonarlo. A quel punto l'africano è fuggito cercando di ripararsi in una vicina gelateria, in quel momento dietro al bancone c'era una ragazza ucraina. Il nigeriano è sgusciato dentro cercando di chiudersi la porta alle spalle, ma uno dei due magrebini, che aveva uno spray al peperoncino, è riuscito a infilare la bomboletta nello spiraglio, mentre la porta si chiudeva, e a spruzzare un po' di liquido urticante all'interno, senza però causare problemi né al 20enne con cui stava litigando, né alla dipendente della gelateria, né ai clienti.

La scena ha messo in allarme i presenti e qualcuno ha deciso di chiamare le forze dell'ordine. La Questura, dunque, ha inviato tre pattuglie delle Volanti. Quando i poliziotti sono arrivati, i magrebini se n'erano già andati ed era rimasto solamente il nigeriano, che ha rifiutato le cure del Suem. Il giovane ha assicurato di non sapere per quale motivo la banda di marocchini l'avesse affrontato, ma secondo i poliziotti alla base della lite ci sarebbero regolamenti di conti tra spacciatori.

La scena è stata filmata dal consigliere comunale della Lega nord Alain Luciani e immediatamente postata sulla sua pagina Facebook, dove l'eletto del Carroccio a Palazzo Moroni ha subito lamentato la carenza di sicurezza nel quartiere più popoloso della città. 

La mattina seguente, ieri, poco dopo le 6, i carabinieri, invece, sono dovuti intervenire in via Viotti, proprio al confine dell'Arcella, verso Mortise, perché un tunisino di 34 anni, irregolare, è stato accoltellato da un altro straniero al polpaccio destro.

L'uomo ha spiegato ai militari dell'Arma di essere stato avvicinato da tre uomini di carnagione molto scura, forse nigeriani, che dopo un diverbio per futili motivi, in realtà anche in questo caso probabilmente legati alla droga, ha estratto un coltello e glie l'ha piantato nella gamba. Il tunisino è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, da dove è stato dimesso con una prognosi di 15 anni. Due giorni prima, giovedì verso le 9, gli agenti delle Volanti hanno arrestato un tunisino di 26 anni, Houssen Ben Salah, che stava danneggiando a suon di calci alcune auto parcheggiate in via Bonazza, nel cuore dell'Arcella. L'uomo, sotto l'effetto di droga e alcol, aveva spaccato gli specchietti retrovisori di una Dacia Lodge e di un'Opel Corsa. Il proprietario della prima vettura, vedendo la scena, ha subito chiamato il 113. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato il tunisino in via Aspetti, all'angolo con via Furlanetto. La pattuglia l'ha bloccato, ma alla vista dei poliziotti lo straniero è andato su tutte le furie, insultandoli e aggredendoli. Ha iniziato a dimenarsi facendo cadere un agente e colpendolo con calci mentre era a terra. Quest'ultimo, nonostante le evidenti difficoltà del caso, è riuscito in ogni caso ad ammanettarlo e, assieme al collega, ha caricato sui sedili posteriori dell'auto di servizio il 26enne, che però non si è minimamente calmato. Il tunisino, infatti, ha continuato a colpire la portiera con calci e testate, tanto da danneggiare lo sportello. Sono dunque scattate le manette. 

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