Diciannovenne sfregiato in stazione: caccia ai picchiatori

Martedì 5 Aprile 2022 di Serena De Salvador/Marina Lucchin
All’interno del McDonald’s della stazione ferroviaria
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PADOVA - Non sono giovani rapper in cerca di fama a suon di risse quelli che domenica pomeriggio hanno dato vita a uno spettacolo degno di un’arena di gladiatori all’interno del McDonald’s della stazione, con tanto di coltelli e sangue. Si è trattato di una spedizione di una gruppo organizzato di magrebini per punire un rivale, un ragazzo 19enne originario del Kosovo, incensurato, che nel pomeriggio aveva litigato con un componente della banda nordafricana.
Oltre a chiarire l’accaduto e identificare i responsabili, si tornerà ora a concentrarsi sull’area dello scalo, in particolare sul quadrante che da via Norma Cossetto si estende sulla parte a destra di corso del Popolo. Al momento vi è un punto fermo: l’episodio di domenica è un atto slegato rispetto al fenomeno dei conflitti fra baby gang come quelli registrati a inizio anno.

GLI ACCERTAMENTI
La notte di domenica, per la vittima, si è conclusa in ospedale: ha un taglio profondo sul viso, fatto con un coltello, che dovrà essere controllato anche dal chirurgo plastico, visto che ha lesionato anche parte della muscolatura della guancia. Per lui la prognosi è di 30 giorni, motivo per cui la denuncia scatta d’ufficio per lesioni gravi. La polizia dunque ha fatto partire la caccia alla banda, controllando le telecamere e ascoltando le numerose testimonianze della scena.
«Le indagini sono in corso, si procede ad ampio raggio – ha spiegato il questore Antonio Sbordone – Una precisazione però è d’obbligo: per quanto finora emerso, questo episodio risulta completamente separato e diverso rispetto a quelli che tra gennaio e febbraio hanno interessato giovanissimi e minorenni. In quei casi si trattava di risse organizzate sui social network, nate da rivalità fra gruppi ampi di adolescenti, molti dei quali provenienti dalla provincia, che usavano il centro storico come territorio da contendersi. Domenica invece siamo stati in presenza di un attacco mirato, figlio di uno scontro pregresso, con almeno un aggressore armato di coltello che ha puntato dritto al volto. Una dinamica di gravità molto più profonda. Anche se i coinvolti sono molto giovani, è un episodio completamente diverso da quelli legati ai gruppi di ragazzi che si riuniscono in Prato della Valle, in Duomo e in generale in centro».
IL FOCUS
«In tutte le città la stazione è una zona delicata – prosegue Sbordone – Così anche a Padova, ma la presenza di degrado e personaggi molesti o pericolosi dentro lo scalo è più contenuta rispetto ad altre città. Più problematica è l’area fra via Cossetto, viale Codalunga, via Tommaseo e corso del Popolo. Lì intensificheremo i controlli».
Il tema sarà centrale alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di domani in Prefettura. «Se ne parlerà e si deciderà quali misure adottare, anche a fronte degli sviluppi investigativi – ha anticipato il prefetto Raffaele Grassi – Che si sia stato un episodio ben diverso dalle risse organizzate via social lo dimostra il fatto che, grazie ai capillari controlli messi in campo verso queste ultime, non si siano più registrati scontri di questo tipo in città».
«Da un lato si parlerà di come aumentare i controlli nell’area antistante la stazione – aggiunge l’assessore alla Sicurezza, Diego Bonavina – dall’altro proseguiranno le iniziative disposte dalla Prefettura sul tema del disagio giovanile, che stanno già dimostrando buoni risultati. Quello di domenica è stato un episodio a sé stante, lontanissimo dalle dinamiche dei bulli, deplorevole e gravissimo. I dati sulla stazione parlano di una zona non gravemente degradata, ma l’attenzione da parte nostra resterà massima».
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Ultimo aggiornamento: 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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