Viaggio nell'ex Rinascente svuotata: nuovi lavori e primi contratti

Lunedì 27 Luglio 2020 di Gabriele Pipia
Viaggio nell'ex Rinascente svuotata: nuovi lavori e primi contratti
PADOVA A vederlo da fuori, l’ex palazzo della Rinascente è un’enorme scatola vuota abbellita dal sorriso di una bambina testimonial della Fondazione Città della Speranza. A dare un po’ di colore, sui grandi pilastri esterni, ci sono anche i manifesti pubblicitari sull’Egitto di Belzoni. Dietro quelle grandi mura rivestite da un telo grigio, però, c’è un cantiere di seimila metri quadri popolato almeno otto ore al giorno. Da mattina a sera 12 operai lavorano sodo, caschetto giallo e mascherina indosso, per ristrutturare quello che fino all’anno scorso è stato uno dei grandi simboli dello shopping padovano. Di più: una vera istituzione, nata nel 1926 e resistita fino a novembre 2018. Oggi il palazzo affacciato su piazza Cavour è solo un grane scheletro di cemento, ma dopo lo stop forzato dovuto al Covid i lavori sono appena ripartiti a ritmo spedito con un obiettivo preciso: terminare l’intervento di recupero entro la fine dell’anno e restituire il palazzo alla città nel primo trimestre 2021. Il Gazzettino ha avuto la possibilità di fare un “viaggio” interno nel cantiere, mentre il proprietario Guglielmo Tabacchi fa il punto della situazione: «I primi due contratti con le nuove attività sono già stati firmati, altri saranno presto definiti. Al piano terra ci saranno quattro o cinque negozi, al secondo e terzo piano un singolo inquilino». Non è previsto, diversamente dalle ipotesi iniziali, un ristorante con vista sul centro città. 
LE TEMPISTICHE
Erede di una storica famiglia di imprenditori, Guglielmo Tabacchi vive tra Padova e Milano guidando la società Res Spa (Real Estate Services) con cui gestisce un vasto patrimonio di immobili in tutta Italia, affittando soprattutto a grandi marchi del settore commerciale. Il gruppo Rinascente rientra perfettamente in questo target, ma il 16 febbraio 2019 ha chiuso i battenti della sede padovana aprendo così un grande interrogativo sul futuro di questo palazzo nel cuore della città. Al posto di scaffali stracolmi di vestiti, cosmetici e accessori ora ci sono trapani, carriole, pavimenti grezzi e tubature. La “Fase 2”, però, è cominciata. «L’emergenza del Covid ci ha fatto rallentare tutto, ma a maggio appena abbiamo potuto abbiamo sottoscritto tutti i contratti d’appalto per la ristrutturazione - spiega Tabacchi -. I lavori sono iniziati e il progetto ha un costo complessivo di circa 10 milioni di euro. Le grandi demolizioni sono già state fatte, mancano solamente l’ascensore e la scala mobile centrale che saranno eliminate nei prossimi giorni. Ora è ufficialmente iniziata la fase della rinascita. Abbiamo perso diversi mesi, ma puntiamo ad avere tutto pronto per la fine del prossimo inverno».
IL PROGETTO
Anche in pieno lockdown ingegneri e architetti hanno continuato a lavorare per disegnare il nuovo Palazzo ex Rinascente. «L’aspetto positivo - rimarca il proprietario - è che i soggetti che si erano fatti avanti prima del Covid sono gli stessi con cui stiamo chiudendo ora le operazioni contrattuali. Non è scontato, visto che molte realtà commerciali hanno bloccato gli investimenti per nuove aperture. Significa che Padova resta una città attraente e che quel palazzo è sempre di grande interesse». 
I nomi dei nuovi inquilini saranno svelati a fine settembre. L’unica certezza è che il negozio di abbigliamento sarà soltanto uno e non sarà del marchio Zara: la voce si era diffusa in città un anno fa ma non trova conferme. Già definite quattro attività al piano terra (che potrebbero diventare cinque) più il marchio top secret che entrerà nei due piani superiori. «Posso dire - chiude Tabacchi - che saranno negozi di settori diversi per arricchire l’offerta commerciale». Un palazzo di nuovo vivo e vivace, invece, arricchirà il centro città. 
 
Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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