Riufiuti porta a porta, tocca
ai cittadini di Guizza e Bassanello

Venerdì 14 Ottobre 2016 di Mauro Giacon
Riufiuti porta a porta, tocca ai cittadini di Guizza e Bassanello
PADOVA - A marzo del prossimo anno altri 11mila abitanti di Padova, quelli della zona Guizza, passeranno al sistema di raccolta porta a porta. Con loro saranno 88mila i residenti dell’anello esterno alla città che depositeranno i rifiuti secondo giorni stabiliti negli appositi bidoncini. Da adesso in poi AcegasApsAmga e il Comune con Legambiente daranno vita a una campagna informativa con assemblee e sensibilizzazione.
Uno sforzo che, a quanto sussurrato ieri alla presentazione con Matteo Cavatton, assessore all'ambiente, Roberto Gasparetto, direttore generale dell’azienda e Igor Rodeghiero, consigliere delegato, potrebbe portare nel 2017 a un premio, ovvero alla diminuzione della tari.
La zona interessata è compresa fra il Lungargine Bassanello a nord, via Guasti a est, il confine con il comune di Albignasego a ovest e via Fogazzaro a sud. Dopo Natale alle 5mila utenze coinvolte (fra nuclei familiari ed esercizi commerciali) arriverà il kit informativo. Nella seconda metà di febbraio, è prevista la consegna dei 5 contenitori per la raccolta differenziata, alle famiglie o ai condomini: uno per il vetro, uno per imballaggi di plastica e lattine, uno per carta e cartone, uno per l’umido organico e uno per il secco non riciclabile. Ogni giorno della settimana, secondo un calendario che sarà distribuito a ogni utente, sarà attiva la raccolta di un solo materiale (ad esempio, il secco non differenziabile ogni venerdì). Dunque, i cittadini saranno chiamati a esporre su suolo pubblico il contenitore corretto ogni giorno, all’orario richiesto. Ci sarà la massima comprensione ma è bene ricordare che può scattare la multa: da un minimo di 25 euro ai 500 per il nomadismo dei rifiuti.
«L’obiettivo è duplice. Da un lato incrementare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata in città, oggi 55,3% per portarla a 70» dice l’assessore. «In secondo luogo migliorare la qualità di tale raccolta. Nell’ultima tranche a S.Ignazio, Montà e Brusegana la percentuale di differenziato è aumentata dal 54 al 75 per cento». «E di questa il 95 per cento va a recupero» ha sottolineato Rodeghiero.
«È un ulteriore passo verso l’economia circolare in cui il 45 per cento degli scarti diventa materia per fare altre cose» ha sostenuto Gasparetto.
Per dare un’idea della perfezione a cui si sta arrivando bisogna parlare del sistema "Ergoambiente". Tutti i 163mila contenitori presenti sono stati taggati con un trasponder da otto squadre di addetti. Quando il camion arriva l’operatore "identifica" il contenitore con un dispositivo. Così si potrà capire quanti e quali sono stati svuotati e se il peso scaricato equivale alla portata complessiva in modo da diminuire o aumentare la frequenza dell’intervento. Se i cittadini poi segnalano con la app il Rifiutologo (www.rifiutologo.it) un cassonetto rotto o strapieno questo comando entrerà direttamente nel sistema informativo allertando l’azienda.
Insomma l’evoluzione è costante. «Ma ci siamo anche accorti che più aumenta la differenziata più i cittadini consumano meno rifiuti» insiste Gasparetto. Insomma si instaura un sistema virtuoso per cui il guadagno è generale. Oggi comunque la raccolta è divisa in zone: arancio ovvero le piazze, circa 5mila utenti dove si fa il porta a porta con i sacchi. La zona verde, centro storico: bidoncini scaricati con piccoli mezzi. E quella gialla, 105 mila utenti, dove esistono ancora i cassonetti.
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