Albignasego. Ricercato sfreccia in sella alla bici elettrica, fermato dalla polizia

Andava decisamente troppo veloce e questo ha spinto gli agenti a fermarlo, per poi scoprire che l'uomo era destinatario di due ordini di rintraccio

Venerdì 28 Aprile 2023 di Iris Rocca
La bici elettrica sequestrata

ALBIGNASEGO (PADOVA) - In viaggio su una bici elettrica a gran velocità, ma soprattutto ricercato. È stata questa l’incredibile sorpresa riscontrata dagli agenti della Polizia Locale dell’Unione Pratiarcati quando alle 15 di martedì scorso si sono imbattuti proprio in via Roma, la principale arteria cittadina, in questo inaspettato incontro.

Durante i controlli pomeridiani, infatti, i poliziotti hanno fermato una persona in transito nel cuore di Albignasego in sella ad una bicicletta a pedalata assistita, condotta però senza pedalare e ad una velocità decisamente sostenuta, superiore ai 35 km/h.

Il ciclista ricercato

Insospettiti dalla scena, gli agenti hanno fermato il velocissimo “ciclista” per scoprire che l’uomo, quarantenne e di origini nigeriane, era già destinatario di due ordini di rintraccio emessi dalle Procure di Genova e di Parma per reati a lui ascritti tra i quali comparivano furto, truffa e sostituzione di persona. Gli agenti hanno accompagnato l’extracomunitario presso il Comando cittadino per l’identificazione, dove, oltre ad essergli stati notificati gli atti delle due Procure, gli sono state contestate le violazioni al Codice della Strada che hanno portato alla confisca del mezzo. «In questi casi, infatti, il velocipede elettrico è considerato un ciclomotore – ha spiegato Davide Mauri, il consigliere comunale delegato alla Sicurezza, di Fratelli d’Italia - e, come tale, è necessario che il suo conducente adempia a tutti gli obblighi previsti per la sua conduzione. Non posso che ringraziare la nostra Polizia Locale perché sta lavorando assiduamente per affermare una sicurezza onnicomprensiva che va dal divieto di sosta ai reati di sensibilità sociale».

La formazione degli agenti

Non è stato un caso se gli agenti di Albignasego si sono trovati a fermare quest’individuo, a sentire Mauri. «In questi mesi stiamo sviluppando corsi di formazione e convegni, anche avvalendoci del sodalizio gratuito con la Scuola Italiana Krav Maga, guidata dal presidente regionale Michele Zinutti, poliziotto che sta formando tutti gli agenti dell’Unione a specifiche tecniche operative di difesa. Stiamo formando gli agenti affinché sappiano sempre affrontare tutti i casi che possono incontrare, riuscendo a muoversi in sicurezza e a misura di legge, intervenendo in maniera proporzionata all’evento e ai sensi delle normative. Altrettanto diamo tutti gli aggiornamenti sui cambiamenti normativi e di legge e investiamo nella strumentazione: dalla stazione mobile moderna ai corpetti antiproiettile, dall’attrezzatura di controllo della strada alle modifiche strutturali nei sistemi di sorveglianza. Tutto questo viene fatto anche in collaborazione con i Carabinieri, nel rispetto delle competenze e della territorialità, affrontando insieme le questioni condivise. Questo episodio non lo considero un caso – termina Mauri – bensì il frutto di un percorso».

Ultimo aggiornamento: 07:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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