Padova. Chiede di andare in bagno e riesce a fuggire dalla cella del comando: ricerche a tutto campo

Indipendentemente dall'esito delle ricerche, andranno in ogni caso valutate eventuali responsabilità di chi stava sorvegliando il minore in cella

Lunedì 6 Febbraio 2023 di Gabriele Pipia
Padova, dice di dover andare in bagno e scappa dalla cella

PADOVA - Maglione verde, pantaloni grigi, piedi nudi e una vistosa ferita alla gamba conseguenza di un recente incidente. Sarebbe scappato così, facendo perdere le proprie tracce nel buio della notte, un ragazzino minorenne di origine tunisina evaso nella notte tra sabato e domenica da una cella di sicurezza del comando della polizia locale in via Liberi all'Arcella. Avrebbe utilizzato la scusa di dover andare in bagno per poi divincolarsi dal controllo degli agenti e accelerare il passo correndo verso la stazione.

Le pattuglie dei vigili gli hanno dato la caccia per tutta la notte e anche nella giornata di ieri, supportate dalle altre forze dell'ordine, senza riuscire a trovarlo.

Cosa è successo

Il protagonista della fuga è un tunisino classe 2006 senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine per una serie di precedenti. Fermato venerdì sera dopo un normale controllo dagli agenti della polizia locale di Padova, era stato rinchiuso nella cella di sicurezza perché ieri mattina avrebbe dovuto essere portato in una struttura per minori di Roma, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Su di lui, infatti, pendeva un ordine di carcerazione.

È successo tutto poco prima di mezzanotte. Il giovane avrebbe chiesto di andare in bagno per i propri bisogni fisiologici riuscendo così a sottrarsi al controllo degli agenti. Non ha avuto bisogno di chissà quale fuga spettacolare: è riuscito a scappare da una delle porte del comando.

Dalla centrale della polizia locale di Padova è partita immediatamente una nota informativa diretta alle centrali operative delle altre forze dell'ordine ma anche al Suem 118 e al pronto soccorso di Padova. Le ricerche si sono intensificate fin da subito nell'area nord della città ma anche fuori provincia perché il ragazzino potrebbe essere salito su un treno o su un autobus diretto in un'altra città. Indipendentemente dall'esito delle ricerche, andranno in ogni caso valutate eventuali responsabilità di chi stava sorvegliando il minore in cella. 

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