Case di riposo, con i rincari le rette sono a rischio stangata

Lunedì 19 Settembre 2022 di Cesare Arcolini Gabriele Pipia
Stangata sulle rette delle case di riposo

PADOVA - «Siamo in grandissima sofferenza già adesso, senza aver ancora acceso i riscaldamenti. Cosa accadrà tra pochi mesi?». Roberto Volpe, presidente dell’unione delle case di riposo Uripa, parla dalla sede padovana di via Savelli e pone la domanda che in questi giorni stanno ripetendo i gestori di tutte le 37 strutture padovane. Una preoccupazione che a cascata rischia di coinvolgere anche migliaia di famiglie visto che le rette potrebbero alzarsi vertiginosamente. «II mio timore è che con il nuovo anno ci siano aumenti delle rette dai 300 ai 400 euro al mese. Speriamo che gli aiuti del governo siano sostanziosi, altrimenti finirà malissimo».

Molte case di riposo chiuderanno l’anno con il bilancio in perdita e intanto stanno avvisando i parenti degli anziani ospiti. L’ultima lettera è stata appena spedita dalla struttura di Noventa: «Per ora resistiamo con queste tariffe ma per i prossimi mesi non possiamo escludere nulla».


I PROBLEMI
Già un mese fa l’associazione di categoria aveva alzato la voce mandando un documento al presidente del Consiglio Mario Draghi, ora la speranza è che con l’ultimo stanziamento del governo per la sanità annunciato venerdì arrivi una boccata d’ossigeno. «A incidere non è solo il caro energia - insiste Volpe -. Le lavanderie ci chiedono il 15% in più, poi i prezzi al supermercato li vediamo tutti. Dalla carne al pane, è tutto aumentato e questo pesa moltissimo».


CONTI DA RIFARE
Bruno Coccato, presidente del Craup di Piove di Sacco che conta la bellezza di 240 ospiti, parla di «situazione insostenibile» e spiega: «Faremo una variazione di bilancio perché abbiamo registrato una spesa di 400mila euro di bollette in un semestre mentre l’anno scorso eravamo a meno della metà. L’impennata riguarda la luce perché per il gas almeno fino al 31 dicembre abbiamo un accordo con la società fornitrice che ci permette di mantenere i costi intatti, poi non so cosa accadrà. Chiuderemo comunque il bilancio in perdita e servirà ripianarlo. Ma con quali fondi?». Il pensiero va ovviamente alle rette. «Per raggiungere il pareggio di bilancio dovremmo aumentarle passando da 52 euro a 70 euro al giorno. Si parlerebbe di seimila euro in più all’anno. Aumentare le rette in corso d’anno diventa difficile, per l’anno prossimo vedremo. Se arriveranno contributi bene, altrimenti potrà diventare un rischio concreto. Noi ce la stiamo mettendo tutta per resistere». 


IL DOCUMENTO
A Noventa il presidente Denis Cacciatori è alle prese con una situazione altrettanto difficile. Se nel 2021 i costi erano stati di 207 mila euro, il 2022 si chiuderà con spese stimate per 542 mila euro per un aumento del 162%. Da qui l’idea di spedire una lettera alle famiglie: «La casa di riposo ha sempre chiuso con bilanci in positivo, ma di fronte a questa situazione è evidente quanto sia difficile sopportare l’impatto degli aumenti - scrive Cacciatori -. La priorità è continuare a tenere lo stesso livello di pulizia e di qualità dei servizi». Ma come? «Per tutto il 2022 il Cda della Casa di riposo ha deciso a di mantenere inalterate le rette, per non gravare sulle famiglie degli ospiti, con la consapevolezza che per la prima volta potrebbe chiudere con un bilancio negativo. Auspichiamo che ci sia quanto prima un aiuto da Stato o Regione. Altrimenti gli aumenti delle rette saranno inevitabili».
 

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