Rette dell'asilo nido, arriva il sollecito: «Chi non paga non può iscrivere il secondo figlio»

Venerdì 7 Aprile 2023 di Alberto Rodighiero
Bambini all'asilo

PADOVA - Mancati pagamenti delle rette nei 18 asili nido comunali: adesso l’amministrazione alza il tiro. Dopo le telefonate in cui si invitano i morosi a corrispondere le somme dovute e dopo l’arrivo delle prime cartelle esattoriali, ora le famiglie non in regola rischiano l’esclusione dei figli che dovrebbero essere iscritti al nido l’anno prossimo. «Stiamo applicando un regolamento in vigore dal molti anni» spiegano da Palazzo Moroni rispondendo alle polemiche subito innescate da un gruppo inferocito di genitori. 
Per recuperare le rette degli asili e il servizio delle mense, i servizi scolastici hanno iniziato a mandare le mail di massa a tutti i genitori sollecitando i pagamenti arretrati tassativamente entro il mese di luglio.

Il Comune non è ancora in grado di quantificare quanti sono i bambini a rischio in vista del prossimo anno scolastico. Quello che è certo è che le mail appena arrivate hanno creato preoccupazione tra molte famiglie padovane. I casi, infatti, sarebbero diversi.

I TIMORI

«Il nostro comitato “Priorità alla scuola” esprime profonda preoccupazione per la mail inviata negli scorsi giorni dal Settore servizi scolastici del Comune alle famiglie degli utenti del nido, in cui si ricorda l’obbligo di regolarizzazione del pagamento delle rette entro luglio, pena l’esclusione dei bambini dal servizio – ha spiegato Davide Guerini –. Riteniamo che il valore educativo dell’asilo nido e dei servizi educativi 0-6 anni siano un diritto fondamentale e che l’accesso a tali servizi debba essere garantito a tutti. In un periodo di grande difficoltà economica, caratterizzato dall’alto numero di sfratti, dall’aumento delle rate dei mutui e in generale del costo della vita, questo ultimatum rappresenta un ulteriore peso sulle spalle delle famiglie».
«Non possiamo accettare che il diritto all’educazione dei nostri figli venga messo in discussione a causa di difficoltà economiche che non dipendono da noi – ha aggiunto –. Chiediamo all’amministrazione di rivedere il regolamento e di trovare una soluzione che non pregiudichi il diritto dei bambini all’asilo nido e che tenga conto della situazione economica delle famiglie prevedendo sostegni economici piuttosto che l’esclusione dal servizio. E nella stessa direzione si lavori per le scuole dell’infanzia. È necessario garantire l’accesso ai servizi educativi». 

LA REPLICA

«Queste mail – ha ribattuto l’assessora alle Politiche scolastiche Cristina Piva – sono arrivate solo alle famiglie morose che hanno un bambino che già frequenta i nostri nidi e che devono iscrivere un fratello al primo anno. Nella comunicazione si spiega che per far frequentare i nidi al bambino più piccolo è necessario saldare tutte le morosità. Alle altre famiglie morose, invece, è stato solo comunicato che devono rientrare con le mensilità arretrate. Punto». «Noi ci limitiamo ad applicare il regolamento che è in vigore dal molti anni – ha aggiunto –, chi protesta evidentemente non è a conoscenza di questa norma».
«Detto questo, la nostra amministrazione sta lavorando molto sul fronte dei mancati pagamenti dei servizi scolastici – ha concluso Piva – e non sto parlando soltanto di cartelle esattoriali. Da tempo, infatti, abbiamo attivato un servizio che prevede dei contatti telefonici nei confronti della famiglie morose. In molti casi, infatti, il mancato pagamento è legato a semplici dimenticanze. Tanto è vero che, molto spesso, chi viene contattato salda il dovuto quasi immediatamente». 

Ultimo aggiornamento: 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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