Resta senza lavoro: scrive lettere d'addio
e si lancia in auto contro un muro/ Foto

Mercoledì 31 Luglio 2013 di Cesare Arcolini
Simone Milanese, 36 anni, e il luogo dell'incidente a Legnaro (Photo Journalist)
PADOVA - Dietro un drammatico incidente stradale mortale avvenuto ieri alle 15.50 quasi certo che possa nascondersi un gesto di autolesionismo. Si schiantato contro il muro di cinta della ditta Nar di via Leonardo da Vinci nella zona industriale di Legnaro (Padova). Uno scontro frontale a cento chilometri all'ora che non gli ha dato scampo. È morto così Simone Milanese, 36 anni compiuti lo scorso gennaio, architetto, residente con la fidanzata in via Tito Livio 34 a Ponte San Nicolò. Quando i primi soccorritori sono giunti sul luogo della tragedia, l'uomo era già morto tra le lamiere contorte della sua Peugeot 206 nera. Nell'abitacolo è stata trovata anche la sua piccola cagnolina, che è morta pochi istanti dopo l'arrivo dei primi testimoni.



Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale, i vigili del fuoco e il personale medico del Suem 118. L'inquietante verità sulle cause dell'incidente sarebbe emersa non appena gli agenti si sono recati a Ponte San Nicolò per dare la drammatica notizia alla fidanzata. Da un controllo nell'abitazione, sarebbero stati rinvenuti tre biglietti in cui la vittima spiegava le origini del gesto. Non è trapelato al momento il reale contenuto degli scritti, ma da quanto si è appreso Simone Milanese da tempo era in difficoltà a causa dell'assenza di un lavoro stabile.



Una insoddisfazione professionale che con il passare dei mesi e degli anni potrebbe averlo logorato fino al tragico epilogo. Sicuramente, stando a quanto riferito dagli inquirenti, non si è trattato di un gesto dettato dall'istinto, ma di una manovra pianificata nei dettagli. Insomma, Simone Milanese voleva morire e non ha lasciato nulla al caso. Dal suo profilo Facebook è possibile vedere decine di foto del suo adorato cane. Purtroppo nell'ultimo viaggio verso la morte, il trentaseienne ha deciso di coinvolgere anche quell'amico a quattro zampe con cui fino a ieri aveva vissuto momenti belli carichi di affetto. Tutto il fascicolo della drammatica vicenda è ora nelle mani del pubblico ministero Luisa Rossi.



Non appena la fidanzata, anche lei architetto, ha saputo dai vigili la drammatica notizia, ha accusato un malore e a casa sua è dovuta intervenire un'ambulanza. La donna avrebbe riferito agli inquirenti di non essersi mai accorta di quello che poteva provare il fidanzato che forse da tempo stava covando questa tragica fine. Entrambi originari della provincia di Rovigo, da qualche tempo si erano trasferiti a Ponte San Nicolò. I genitori della vittima fino a tarda notte sono rimasti all'oscuro della vicenda essendo in vacanza a Rosapineta (Rovigo).



Sulla dinamica del sinistro c'è ben poco da capire: la vittima ha imboccato via Galilei a folle velocità, arrivata allo stop all'incrocio con via Leonardo da Vinci ha tirato dritto senza toccare i freni. All'inizio è stato ipotizzato un malore improvviso del conducente, ma ben presto le indagini hanno cambiato rotta. Nella maniera più tragica ed inspiegabile. La Peugeot di Milanese è stata posta sotto sequestro e nelle prossime ore verrà effettuata l'autopsia sul corpo dell'architetto.
Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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