Padova. Dagli appartamenti alle barche a vela, ecco i redditi dei consiglieri comunali

Lonardi continua ad essere in testa alla classifica, Peghin si posiziona al secondo posto

Venerdì 10 Febbraio 2023 di Alberto Rodighiero
Padova, i redditi di consiglieri e assessori

PADOVA - Per appena 2mila euro di differenza, anche quest’anno Ubaldo Lonardi si conferma il Paperone di palazzo Moroni. Con un reddito imponibile da 338.866 euro (lordi), il consigliere leghista riesce a spuntarla su una nuova entrata del Comune, ossia l’ex candidato del centrodestra Francesco Peghin, che ha depositato in municipio una dichiarazione dei redditi da 336.822 euro.

Per la precisione, a dividere i due consiglieri di opposizione ci sono 2.044 euro. Un’inezia che, però, consente a Lonardi di rimanere per l’ennesimo anno consecutivo sul gradino più alto del podio. A certificarlo sono i dati relativi ai redditi dei consiglieri comunali e degli assessori pubblicati ieri sul sito del Comune.

Chi sale e chi scende

A dire il vero, rispetto al passato è più complicato stilare una classifica esatta, dal momento che alcuni consiglieri hanno depositato le dichiarazioni del 2022 che si riferiscono all’imponibile del 2021, altri quella del 2021 con l’imponibile riferito al 2020. Nonostante questo, mettendo in fila tutti i dati esce un quadro abbastanza chiaro della situazione economica degli amministratori padovani. Quest’anno, per esempio, il sindaco Sergio Giordani, nonostante un imponibile da 230.450 euro, deve accontentasi della medaglia di bronzo. Il caso più eclatante però riguarda il consigliere della lista Giordani Carlo Pasqualetto che nella dichiarazione dei redditi del 2020 (imponibile 2019) aveva dichiarato 280mila euro. Nella dichiarazione del 2021 (imponibile 2020) invece, è andato poco oltre i 29mila euro. Di fatto ha diminuito di dieci volte i suoi guadagni. Scorrendo i dati si scopre, poi, che nella parte alta della classifica si trovano due medici di fama, entrambi della lista Giordani. La prima è Franca De Lazzari che dichiara oltre 128mila euro, il secondo è Ivo Tiberio con oltre 116mila euro. Passando alla giunta, sindaco escluso, ancora una volta il Paperone si conferma Diego Bonavina con oltre 119mila euro dichiarati. Complice sopratutto la giovane età, c’è chi, però, non è neppure tenuto a presentare il 730 o il modello unico. Della categoria fanno parte il democratico Pietro Bean e Bruno Cacciavillani della lista Giordani.

I possedimenti

Allegati alle dichiarazioni dei redditi ci sono anche gli elenchi delle proprietà dei vari consiglieri. Lonardi, per esempio, possiede il 50% di due appartamenti, uno in Trentino e l’altro a Jesolo. Peghin, invece, risulta proprietario, tra le altre cose, di una barca a vela Grand Soleil 43. Più modestamente, Bean possiede un motorino elettrico. Caterina Coppo (Pd), è proprietaria di una camper immatricolato nel 1987. De Lazzari invece possiede il 50% di un’area agricola. Il consigliere della lista Peghin, Roberto Cruciato, è proprietario di un pacchetto di azioni di Stellantis. La leghista Eleonora Mosco ha dichiarato di possedere di una Mini Cooper del 2004. Passando alla giunta, l’assessore alla Cultura, Andrea Colasio, risulta essere proprietario di cinque abitazioni: una a Noventa Padovana, due a Siracusa e due a Padova. Il titolare dell’Ambiente, Andrea Ragona, possiede invece due auto: una Fiat Qubo e una Dacia Spring. L’assessore al Commercio, Antonio Bressa, ha dichiarato tra le altre proprietà immobiliari un terreno in parte destinato a pascolo e in parte a bosco nel comune di Tredorzio in provincia di Forlì-Cesena. La titolare dei Sevizi anagrafici, Francesca Benciolini, è infine proprietari al 50% di una casa rurale a Tambre in provincia di Belluno.

Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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