Odissea del piccolo Ray, dopo 10 interventi deve tornare negli Usa: andrà sotto i ferri altre due volte

Venerdì 2 Luglio 2021 di Michelangelo Cecchetto
Il piccolo Ray Zanetti rischia l'amputazione di una gamba

CITTADELLA - Le due operazioni dello scorso anno negli Stati Uniti alla clinica del chirurgo Dror Paley hanno scongiurato l’amputazione dell’arto del piccolo Ray, il bimbo affetto da neurofibromatosi  alla gamba destra. Gli interventi precedenti in Italia non avevano dato esiti positivi. Il percorso clinico - si sapeva - procede, deve procedere, per Ray Zanetti, 5 anni, che con il grande coraggio sempre dimostrato nonostante la giovanissima età ed i quasi dieci interventi subiti, deve ritornare in Florida per altre due operazioni basilari per l’allungamento della gamba e quindi per poter camminare correttamente.

Sempre al suo fianco la mamma Sara Securo, cittadellese, ed il papà Mirco. Si dividono tra Cittadella e San Giuseppe di Cassola, Vicenza, dove gestiscono lo Zelig Pub di via Marinoni nel quartiere San Marco di Bassano.
L’appuntamento per il piccolo è fissato per il 21 luglio all’ospedale West Palm Beach. Si dovranno attendere poi cinque mesi per il secondo e tutti si augurano, definitivo, intervento. In questo lasso di tempo tutta la famiglia rimarrà in America perchè ci sono i costanti controlli e la fisioterapia.

A gennaio 2022 tutta la famiglia dovrebbe rientrare in Italia.

IL SOSTEGNO
Sostegno che è mai come adesso necessario e che viene chiesto dai genitori sempre con grande rispetto del loro figlio e dei donatori tant’è che il conto corrente è stato aperto previa autorizzazione di un giudice tutelare, a garanzia che l’utilizzo della somma raccolta sia utilizzata esclusivamente per le spese sanitarie e le cure di Ray. La somma necessaria per le sole operazioni è di 181 mila euro, cui si aggiungerà quella per il soggiorno. La partenza è prevista il 9 luglio. Ad oggi in banca sono depositati 84 mila euro. 

LA MOBILITAZIONE
In questi anni la mobilitazione “Per il cammino di Ray”, è avvenuta con diverse modalità. Ad agire per primi con l’iniziativa “Quartieri solidali” guidata da Lara Bosi, erano stati alcuni quartieri di Bassano. L’ultramaratoneta cittadellese Mattia Berno aveva corso la Monte Berico-Cassola per sensibilizzare e raccogliere fondi. Con il Covid, la famiglia era stata bloccata al rientro, tutto è diventato più complesso, ma si confida ancora nella generosità. È possibile fare un bonifico alla filiale di viale Venezia, a San Giuseppe di Cassola, della Banca di Credito Cooperativo San Giorgio Quinto e Valle Agno, Iban: IT 51C0880760260000000074923.

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