ANGUILLARA (PADOVA) - Si accordano online e poi si scatenano fino a mattina incuranti dei rischi che si vivono in questo periodo in tutte le situazioni caratterizzate da assembramenti.
IL FUGGI FUGGI
L'arrivo in massa delle forze dell'ordine ha scatenato il classico fuggi fuggi. Una ventina di ragazzi sono stati fermati ed identificati, almeno una cinquantina è invece riuscita a defilarsi nell'oscurità. L'ideatore della notte rock è finito in un mare di guai. É stato denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento e disturbo della quiete pubblica. Anche gli identificati rischiano di dover rispondere all'autorità giudiziaria del loro sconsiderato comportamento in un periodo storico in cui gli eventi di massa, seppur a cielo aperto, stanno provocando focolai di Coronavirus un po' dappertutto. I rischi a cui andavano incontro i giovani fermati l'altra notte non sono bastati a convincerli a tornare a casa. Alcuni residenti hanno riferito che, dopo il passaggio dei carabinieri, il gruppo imperterrito si è rimesso a bere e ballare con musica tambureggiante, mettendo di fatto in ginocchio le famiglie quasi fino all'alba. I carabinieri della compagnia di Abano, coordinati dal capitano Carmelo Recupero, sono intenzionati a stroncare nell'immediato ulteriori situazioni analoghe che, oltre a mettere in crisi la quiete e la serenità di decine di residenti, possono diventare un veicolo spaventoso di trasmissione del Coronavirus. L'età media dei ragazzi identificati l'altra notte oscilla tra i 18 e i ventidue anni. I carabinieri hanno effettuato verifiche anche per scoprire eventuali presenze di sostanze stupefacenti, ma l'attività ha dato esito negativo.