Rapinata ex campionessa di ciclismo Luigina Bissoli

Giovedì 4 Luglio 2019 di Eugenio Garzotto
Rapinata ex campionessa di ciclismo Luigina Bissoli
ABANO - Esce dopo cena con il suo cane per una passeggiata, si siede su una panchina alla ricerca di un po' di frescura contro il caldo opprimente di questi giorni e viene avvicinata da una giovane che, con uno stratagemma, le strappa la collana d'oro e poi si dà alla fuga, trascinandola a terra. E' accaduto martedì sera attorno alle 21,30 in via Diaz, nel quartiere San Lorenzo. Vittima, Luigina Bissoli, 63 anni, ex ciclista con un palmares di tutto rispetto e titolare, fino a tre anni fa, della pasticceria La Campionessa, nella vicina via Trento, assieme al marito Giancarlo Favaron, scomparso nel 2017. La donna ha riportato alcune lievi contusioni, ma un anche un forte stato di choc. Oltre al grande dispiacere per la perdita del monile: una collana realizzata con la fusione di tutte le medaglie vinte nel corso della sua carriera per i colori della nazionale azzurra di ciclismo, per un valore complessivo di circa 5mila euro. Luigina Bissoli, prima di chiudere con la carriera agonistica, aveva infatti ottenuto numerosi successi, sia su strada che su pista. Nel 1976 conquistava la medaglia d'argento su strada a Ostuni (Brindisi) e successivamente l'argento su pista a Monteroni (Lecce). Otteneva due volte la medaglia di bronzo, ai mondiali del '78 a Monaco e del '79 ad Amsterdam. In carriera ha totalizzato tredici titoli italiani assoluti su pista, sette nella velocità e sei nell'inseguimento, cui vanno aggiunti due su strada nel '75 e nel '77. Nel '78 il Palasport di Milano l'ha vista battere i record mondiali nei 200, 500 e 1.000 metri. 
PASSEGGIATAE' il figlio Francesco Favaron a raccontare la dinamica dell'accaduto. «Mia madre è uscita come ogni sera dopo cena con il suo cane. Ha avuto alcuni problemi di salute e ora cammina con un bastone, quindi si muove molto lentamente». Mentre il cane le scorrazza intorno, la donna decide di riposarsi su una panchina. Dopo qualche minuto, viene avvicinata da una giovane dal fare spigliato, in maglietta bianca e jeans. «Cominciano a chiacchierare del più e del meno prosegue il figlio quando d'improvviso quella ragazza si offre di spalmarle sulle braccia una lozione per prevenire le punture delle zanzare. Mia madre resta per un attimo interdetta, ma lei ha già tirato fuori da jeans un tubetto di crema e comincia a massaggiarle le braccia». Poi di colpo afferra la collana e gliela strappa con violenza dal collo. Luigina Bissoli, sbilanciata, cade al suolo mentre la malvivente si allontana a passo svelto. «E' ritornata a casa dolorante e molto spaventata continua Favaron . Secondo lei, la donna era straniera, forse una zingara, visto che parlava con un forte accento che le è sembrato dell'Est Europa. Ha riportato alcune contusioni e un vistoso livido sul collo. Il suo maggior dolore è, però, è la perdita della collana ricavata dalle sue medaglie». Favaron ha immediatamente chiamato i carabinieri della stazione di Abano per segnalare quanto accaduto. Sentita dai militari, Luigina Bissoli ha fornito una descrizione della donna che ora è viene attentamente vagliata dagli investigatori. Ieri, accompagnata dal figlio, si è recata in caserma per sporgere la regolare denuncia. 
Eugenio Garzotto 
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