Rapine con il fucile puntato, individuati i responsabili: sono due padovani

Venerdì 21 Aprile 2023 di Redazione Web
Una delle armi sequestrati

PADOVA - Sono due i responsabili di diverse rapine individuati dalla Squadra mobile, a seguito di un'indagine diretta dalla Procura.

Per uno di loro, un 64enne pregiudicato di Padova, c'è l'obbligo di dimora e di firma.

L'indagine ha preso il via da una rapina a mano armata del 15 giugno 2022 nei confronti di un'azienda di via Maestri del Lavoro a Padova. I due rapinatori avevano il volto travisato ed erano armati di pistola. Secondo la ricostruzione della polizia i due erano arrivati a bordo di una Lancia Lybra rubata. Alla fine avevano portato via solo una valigetta con dei campioni elettrici, insomma un pugno di mosche. I sospetti sono finiti subito su un pregiudicato (quello che ora ha l'obbligo di dimora e di firma). E così sono cominciate le indagini con localizzazioni satellitari, intercettazioni telefoniche, videoriprese, pedinamenti e appostamenti. In realtà il vero obiettivo dei rapinatori avrebbe dovuto essere il furgone portavalori che era passato poco prima del loro arrivo. E questo faceva pensare che avrebbero colpito di nuovo.

Gli inquirenti hanno trovato la Lancia Lybra abbandonata e hanno scoperto che prima di quella i rapinatori avevano usato un'altra auto, intestata a un anziano di Selvazzano che per interposta persona aveva rapporti con il 64enne sospettato. E infatti proprio quell'auto è stata vista parcheggiata a fianco della sua abitazione. E cosa hanno scoperto ancora? Che quell'uomo aveva lavorato proprio nell'azienda rapinata.

I poliziotti hanno scoperto che altre due rapine erano state commesse con modalità identiche: una l'8 luglio 2022 alle poste di via Vigonovese, l'altra il 18 luglio 2022 alla Banca di Credito cooperativo di Reschigliano di Campodarsego. Nel primo episodio i due erano entrati con dei caschi e una pistola, avevano intimato alla direttrice di consegnare il denaro e si erano procurati un magro bottino: 300 euro. Poi sono scappati a bordo di uno scooter con la targa coperta. Una delle dipendenti aveva notato le scarpe di uno dei rapinatori, dettaglio che ha aiutato gli inquirenti. Più grave la rapina alla banca. Nel momento in cui il vigilante della Civis stava scaricando dal furgone portavalori un plico con 74 mila euro si era avvicinato un furgoncino bianco con a bordo due uomini. Uno dei due lo teneva sotto tiro con un fucile a pompa e intanto il complice si avvicinava. L'uomo gli aveva sfilato la pistola in dotazione e aveva raccolto il plico.

Seguendo gli spostamenti dei mezzi gli agenti della Mobile sono arrivati a un appartamento alla Guizza che era il loro covo.

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Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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