Scoperti a rubare nel camper, picchiano due turisti: nomadi arrestati

Giovedì 20 Agosto 2020 di Cesare Arcolini
L'intervento dei carabinieri
CODEVIGO
Un assalto in piena regola per arraffare denaro e oggetti preziosi. L’unico errore commesso è stato quello di pensare che all’interno della roulotte non vi fossero i proprietari. Due pregiudicati hanno tentato di mettere a segno un furto all’interno di un caravan parcheggiato in località spiaggia della Boschettona ma sono stati scoperti dai camperisti, una coppia tedesca, rispettivamente di 35 e 31 anni. Ne è nata una colluttazione nella quale i turisti hanno avuto la peggio e sono stati costretti a farsi visitare al pronto soccorso di Piove di Sacco. Sono stati dimessi con pochi giorni di prognosi e le loro condizioni non destano preoccupazione. Ben più gravi le conseguenze psicologiche visto che subito dopo l’aggressione i due cittadini provenienti dalla Germania sono apparsi in uno stato di forte agitazione.
IL RAID
La brutale aggressione è avvenuta martedì pomeriggio. Sono volati calci, pugni e schiaffi. La coppia di malviventi ha tentato in tutti i modi di derubare i turisti tedeschi dei propri averi, ma si sono dovuti scontrare con la loro tenacia e il loro coraggio. Quando i sospettati hanno capito che il furto era miseramente fallito, sono fuggiti a piedi cercando di far perdere le proprie tracce il prima possibile. Missione fallita. L’allarme al 112 è stato immediato e una pattuglia dei carabinieri della locale stazione con il supporto dei colleghi di Casalserugo hanno intercettato e arrestato gli aggressori non distante da dove si sono consumati i fatti. In manette sono finiti Silvana Poropat, di 59 anni, di Agna e il complice Costantino Luvacovich, di 62 anni, anch’egli di Agna. La donna è stata tradotta alla casa circondariale di Verona, mentre il sessantaduenne è stato accompagnato al carcere Due Palazzi. Sono accusati in concorso di tentato furto aggravato e lesioni personali. A fine giornata i turisti tedeschi sono stati dimessi dal pronto soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco e sono stati riaccompagnati al loro caravan dopo la brutta avventura. Costantino Luvacovich e Silvana Poropat, ufficialmente coniugi, domiciliati all’interno di un campo nomadi, sono volti noti alle forze dell’ordine per innumerevoli reati contro il patrimonio. La loro vita è trascorsa tra arresti, carcere e detenzione domiciliare. Nonostante l’età non più giovanissima, ancora oggi per sbarcare il lunario continuano a delinquere. Negli ultimi quindici anni avrebbero commesso decine di furti tra le province di Padova, Venezia, Rovigo e Ferrara. I due avevano una metodologia di lavoro ben affinata. Attrezzi da scasso sempre nel portabagagli, uno commetteva fisicamente l’effrazione, l’altro fungeva da palo ed era pronto a dare l’allarme in caso di problemi. In almeno un caso il furto si è trasformato in rapina come ad esempio al cimitero di Cagnola di Cartura quando i due sinti non hanno esitato ad investire la vittima del furto pur di guadagnarsi la via di fuga. La zona teatro della colluttazione con le vittime tedesche è molto nota per essere stata in passato un luogo appetibile per la malavita dedita ai furti su auto. Da tempo la situazione sembrava essersi tranquillizzata. Dopo quanto accaduto martedì pomeriggio i carabinieri di Codevigo potenzieranno ulteriormente i pattugliamenti a difesa di possibili turisti, pescatori o semplici amanti delle passeggiate a cielo aperto.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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