​Raggirata per vent'anni dal mago delle televendite di gioielli

Sabato 25 Agosto 2018 di Luca Ingegneri
Giuseppe D'Anna
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PADOVA - «Ho conosciuto Giuseppe D'Anna all'inizio degli anni Novanta a Roma durante uno dei tanti viaggi che io e mio marito facevamo all'epoca. Era un signore molto distinto. Aveva notato un anello che indossavo e mi aveva fatto i complimenti. Si era spacciato per esperto del settore. Diceva di occuparsi di televendite televisive di gioielli. In quel periodo si trovava nella capitale per partecipare alla trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta in quanto alcuni clienti lo avevano accusato di proporre oggetti preziosi dalle caratteristiche difformi da quelle certificate.  D'Anna sosteneva di essere il più grande importatore italiano di pietre thailandesi ed australiane che acquistava direttamente sul mercato giapponese».

É con queste parole che D.B., settantaseienne insegnante in pensione di Abano, racconta alla polizia giudiziaria di quell'incontro che le ha cambiato la vita. Sono trascorsi oltre vent'anni da quando la donna ha conosciuto il re delle televendite di gioielli. Ha passato ore e ore davanti al piccolo schermo, inizialmente sui canali di Telecampione poi su altre emittenti private, a sorbirsi le dirette con il guru e i suoi più stretti collaboratori. Ed ha iniziato ad acquistare. «Con mio marito avevamo deciso che non valeva la pena lasciare troppi soldi in banca. Consideravamo monili e gioielli come dei beni rifugio, degli ottimi investimenti. Anche perché avevamo verificato che D'Anna vendeva a prezzi più contenuti rispetto alla concorrenza. Lui sosteneva che il risparmio era determinato dalle modalità di approvvigionamento dei preziosi, direttamente dai produttori, scavalcando qualsiasi tipo di intermediazione».

IL PERIODO
Il primo acquisto risale al 1992. L'ex insegnante lo ricorda con precisione. «Acquistai racconta mediante televendita una collana di perle. La pagai due milioni e mezzo di lire, che all'epoca erano un valore consistente». Da allora D.B. è diventata una cliente abituale di D'Anna e della sua organizzazione. «Acquistavo come forma di investimento uno o due gioielli l'anno che sceglievo nei vari lotti proposti in televisione, oppure contattando gli uffici di Genova quando mi servivano maggiori informazioni sulle pietre». In circa vent'anni l'ex insegnante ha acquistato dalle ditte di D'Anna la bellezza di trenta monili, per un controvalore di circa duecentomila euro. «In occasione di ogni acquisto tiene a precisare mi sono sempre sincerata che si trattasse di quanto avevo richiesto, avvertendo che in caso contrario non avrei ritirato il gioiello. All'incaricato dell'organizzazione che mi recapitava i monili a domicilio avevo fatto capire di non essere una sprovveduta. Ad esempio quando acquistavo dei diamanti blisterati mi veniva consegnata la garanzia delll'Istituto gemmologico d'America».

«In realtà confida D.B. agli investigatori - avrei dovuto far valutare i gioielli per avere un'ulteriore garanzia. Nel tempo li ho mostrati a persone di fiducia che mi hanno confermato l'autenticità dei prodotti. Ma non ho mai richiesto una vera analisi di laboratorio che avrebbe richiesto una spesa ulteriore». É il mese di ottobre del 2014 quando l'ex insegnante viene contattata dai carabinieri di Abano.

LA DENUNCIA
Devono interrogarla per conto della polizia giudiziaria della Procura di Genova. D.B. cade letteralmente dalle nuvole. È sbalordita quando le viene esibito il decreto di sequestro di un monile. Si tratta di un diamante taglio a cuscino circondato da brillantini e montato su un anello in oro bianco. Un river puro, cioè una pietra dal massimo grado di colore e priva di inclusioni. Le era stato proposto, poco prima del Natale 2013, come un vero affare al prezzo di 2.500 euro. Aveva però faticato non poco per ottenere il certificato di garanzia. Quel monile è tuttora sotto sequestro in attesa del processo. La perizia redatta dall'Istituto Gemmologico Italiano di Milano, per conto della Procura genovese, ha stabilito l'esistenza «di una differenza qualitativa tra quanto dichiarato nel certificato di autenticità e quanto effettivamente appurato dagli esperti».
Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 20:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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