Ragazzo scomparso a Padova, i messaggi vocali alla ex fidanzata. Le ultime notizie sul caso di Ahmed Jouider

Lunedì 25 Aprile 2022 di Marina Lucchin e Luisa Morbiato
Ahmed Jouider, il 15enne scomparso da casa
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PADOVA - «Ti prego torna a casa ti aspettiamo tutti impazienti, ci manchi. Speriamo tanto che ritorni». A lanciare un nuovo appello ad Ahmed Jouider, il quindicenne scappato di casa giovedì, affinché dia sue notizie e - soprattutto - ritorni dalla sua famiglia, è la sua ex ragazza, con la quale ha, però, mantenuto ottimi rapporti. Ed è stata proprio lei l'ultima persona con la quale il giovanissimo di Mortise, quartiere popolare di Padova, ha parlato prima di scomparire giovedì scorso dalla mezzanotte, ora nella quale il suo cellulare ha smesso di essere attivo.

Ragazzo scomparso a Padova: chi è

Ahmed Jouider, nato in Italia, ma di origine marocchina (le cui generalità e foto sono stati fornite dalla famiglia), è uscito dalla sua abitazione giovedì intorno alle 21,45. È salito in sella alla sua bici rossa col cestino - un vecchio modello - ed è svanito nel nulla. Alto un metro e 70, indossava pantaloni da tuta neri e una felpa nera con una striscia grigia.
La mamma e la sorella l'avevano visto uscire normalmente di casa, come per una delle sue solite serate con gli amici del quartiere, dove le compagnie di giovani si ritrovano nei parchetti o nei cortili dei grandi condomini.

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Quei messaggi inquetanti all'ex ragazza

Le due donne hanno iniziato ad allarmarsi quando non l'hanno visto tornare al suo consueto orario, ma l'angoscia è arrivata quando l'ex fidanzata del ragazzino, sua coetanea che vive a Cadoneghe, ha contattato la sorella di lui spiegando di aver ricevuto dei messaggi inquietanti da Ahamed. Le raccontava di temere per la sua incolumità, di aver ricevuto minacce molto pesanti e le diceva praticamente addio, ma senza fare nessun accenno ai motivi della sua angoscia. Ahmed, come ha riferito l'ex fidanzata anche alla sorella del giovane, nei vocali che le ha inviato su Whatsapp le ha parlato di pesanti minacce ricevute usando anche la parola morte, affermando di non sapere cosa di brutto gli sarebbe successo. La ragazza puntualizza però che dalla voce non le sembrava «né impaurito né depresso» anzi le è sembrato «tranquillo come sempre» tanto che, in un primo momento, aveva anche pensato che Ahmed stesse scherzando.

Poi è subentrato il dubbio, la consapevolezza che il quindicenne stesse parlando seriamente e, a quel punto, ha cercato di capire cosa stesse accadendo e dove si trovasse Ahmed, ma non ha più ricevuto risposte. Da quel momento anche con lei è calato il silenzio e nessuno ha più avuto notizie del quindicenne, nemmeno gli amici con i quali si vedeva in quartiere, ma soprattutto la famiglia che, con il passare del tempo, è sempre più angosciata e preoccupata per la sorte del ragazzo.

Le ricerche del ragazzo scomparso


La sorella vive praticamente con il cellulare in mano, in attesa di qualche novità. Dopo nemmeno uno squillo già risponde alle telefonate. Ma per il momento non è arrivata «nessuna notizia né segnalazione», si limita a dire, speranzosa insieme alla mamma. La famiglia ha tappezzato con i volantini con la foto del 15enne il quartiere, arrivando fino a Torre, dove il telefonino di Ahmed ha agganciato l'ultima cella prima di essere spento.
«Conosco la famiglia alla quale va tutta la mia solidarietà - dice il consigliere comunale Alain Luciani, che abita a Mortise e spesso si prende in carico i problemi degli abitanti della zona -. Tutto il quartiere è mobilitato e spera che Ahmed torni perché qualunque cosa possa essergli accaduta una soluzione si può trovare». Intanto le indagini della polizia sulla sorte del ragazzino continuano. Si esclude che possa aver compiuto gesti autolesionistici. Si cerca, invece, tra le conoscenze e amicizie per capire se il 15enne sia entrato in contatto con qualche personaggio che possa essersi approfittato di lui e poi, magari, l'abbia minacciato o ricattato. L'ipotesi principale è che Ahmed abbia trovato rifugio da qualche amico della sua compagnia, che, a conoscenza dei motivi che turbavano il ragazzo, ha tentato di aiutarlo coprendo le sue mosse. Ma per il momento non ci sono novità e l'intero quartiere resta con il fiato sospeso.

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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