Ragazzo di 16 anni operato per ematoma cerebrale dopo la serata in discoteca: «Vittima di una rissa nel locale»

Martedì 9 Maggio 2023 di Marina Lucchin
Ragazzo di 16 anni operato per ematoma cerebrale dopo la serata in discoteca - Foto di ericbarns da Pixabay

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - E' stata aperta un'indagine per lesioni gravissime sul caso del 16enne finito in sala operatoria a causa di un ematoma cerebrale e frattura cranica. I carabinieri ieri hanno ascoltato il papà del giovane, che sabato sera aveva partecipato a una festa studentesca alla discoteca Storya di Santa Giustina in Colle. Il genitore ha riferito quanto raccolto dal figlio, prima di portarlo in pronto soccorso, e dai suoi amici, ovvero che il ragazzo sarebbe stato vittima di una rissa all'interno del locale, dove sarebbero entrati alcuni giovani che provocavano gli altri avventori e portavano con loro anche oggetti contundenti.

Rissa di cui, però, nessuno avrebbe riferito ai responsabili della sicurezza del locale, come racconta Riccardo Checchin, uno dei gestori della discoteca.

«Nessuno si accorto di nulla, nessuno ci ha nemmeno segnalato una rissa. E sono cose che possono accadere, per questo per eventi di questo genere, aumentiamo il numero degli addetti alla sicurezza. Quella sera erano in 12 quelli della security, senza contare che era allestito anche un ambulatorio con quattro medici e c'era un'ambulanza pronta per le emergenze. Ci spiace per quello che è accaduto al ragazzo, però ci dicono che dai carabinieri il papà del giovane abbia riferito che il presunto "pestaggio" sarebbe avvenuto molto prima della loro uscita dal locale. Che lui e i suoi amici sarebbero rimasti a ballare ancora un po'. Com'è possibile in quelle condizioni? E perchè nessuno ha segnalato quanto successo alla security?».


L'INDAGINE
Il padre del giovane è stato ascoltato ieri mattina dai carabinieri di Camposampiero. L'uomo ha fornito informazioni utili ad approfondire gli accertamenti. Nelle prossime ore verranno sentiti anche gli amici del ragazzo, in attesa che il 16enne sia nelle condizioni di parlare e di raccontare in prima persona quanto gli sarebbe successo.
L'adolescente, che è stato operato nella notte tra sabato e domenica, è stato trasferito già domenica nel reparto di Neurochirurgia dopo un breve passaggio in Terapia intensiva. I carabinieri ora devono scoprire cosa sia successo e dove, se davvero all'interno della discoteca, come sostiene il padre del ragazzo, o se all'esterno. E specialmente per quale motivo e in che modo.


CON GLI AMICI
Ad accompagnare il giovanissimo alla discoteca era stato il padre stesso, intorno alle 22.30. Verso le 3 i ragazzi sarebbero tornati a casa con l'auto dell'unico amico con la patente. Il 16enne è rientrato a casa alle 4, senza salutare o avvertire i genitori di essere tornato. Il padre, però, dopo un quarto d'ora l'avrebbe sentito lamentarsi: aveva il volto gonfio e diceva di avere mal di testa. A quel punto è scattata la telefonata al 118 e il ragazzo è stato portato in pronto soccorso, dove la Tac ha evidenziato l'ematoma cerebrale che è stato quindi rimosso chirurgicamente.


LE DICHIARAZIONI
Il padre ha raccolto le informazioni su quanto avvenuto sabato sera dagli amici del ragazzo, che avrebbero parlato di questo gruppo di giovani molesti che a un certo punto avrebbero iniziato a spintonare in maniera provocatoria gli altri avventori. Non sarebbero, invece, rimasti in giro una volta usciti dal locale: sarebbero saliti subito nell'auto del patentato e si sarebbero diretti verso casa. Per gli investigatori, ora, sarà fondamentale ricostruire con esattezza tutta la serata e probabilmente saranno fondamentali gli spostamenti registrati dallo smartphone del ragazzo, oltre che le sue dichiarazioni, una volta che sarà in grado di parlare con i carabinieri.

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