Ragazzo morto in moto. «Piergianni la voleva tanto. La mamma non era d'accordo ma poi gliel'avevano regalata»

Venerdì 2 Luglio 2021 di Luisa Morbiato e Giovanni Pellecchia
Ragazzo morto in moto. Piergianni Cesarato
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PADOVA - Scuola e sport in straziante lutto per Piergianni Cesarato, 17 anni, morto l'altra sera in un terribile incidente stradale con la sua moto a Chiesanuova. I suoi compagni del basket, al campo di via Borromeo a Sarmeola di Rubano, hanno osservato un minuto di silenzio sul campo. Uno choc anche per studenti e insegnanti del liceo scientifico Don Bosco di via De Lellis dove Piergianni aveva appena superato a pieni voti la terza indirizzo scienze applicate: oggi alle 18,30 si terrà una veglia di preghiera con i ragazzi e le famiglie.


Ragazzo morto in moto: chi era Piergianni


Nell'abitazione di via San Prosdocimo, in pieno centro, dove il ragazzo viveva con i genitori e risiedono anche la nonna Angela Cesarato e lo zio Andrea con la famiglia, è il tempo del dolore senza consolazione. «Era figlio unico, un ragazzo dolcissimo e molto affezionato a me - racconta con commozione la nonna - in questi giorni per problemi di salute non andavo in ufficio e lui mi diceva tieni il telefonino sul mio numero, devi solo premere ed io scendo subito da te.

Era un bravo ragazzo affettuoso e buono». Il portone di casa si spalanca entrano amici e conoscenti. In silenzio abbracciano nonna Angela. I genitori di Piergianni, Nicola e Ambra Cosma, sono a casa dei genitori di Ambra. Sono dimessi dall'ospedale dove erano stati accompagnati, sotto choc, dal luogo dell'incidente. Il padre arrivato pochi minuti dopo il sinistro si era sentito male, poco dopo erano arrivati anche la mamma ed i nonni materni.

La moto, un regalo dei genitori

«I genitori sono devastati dal dolore, non ci sono parole per descrivere come si sentono in questo momento - aggiunge nonna Angela - Piergianni voleva tanto la moto. La mamma non era d'accordo ma poi gliel'avevano regalata. Ora non so come faranno a superare questo dolore immenso che li ha distrutti». La notizia del tragico incidente è arrivata come una doccia fredda al Don Bosco. «Mercoledì era una giornata felice, si erano conclusi gli esami di quinta dell'indirizzo, dove Piergianni sarebbe entrato in quarta, con tutti promossi, poi la terribile notizia - dice il preside Andrea Bergamo - Era un bravo studente, affidabile, serio, senza grilli per la testa. I ragazzi si sentono scoraggiati, per dare un senso a quanto è successo abbiamo organizzato una veglia per gli studenti e per le loro famiglie».



Gli amici di Piergianni Cesarato

Neppure nella comunità del basket, nessuno riesce a darsi pace. La morte di Piergianni Pigi Cesarato, causata dall'impatto della sua Yamaha 125 contro un furgone, resta una di quelle tragedie per cui non ci può essere spiegazione. E la disperazione del padre, Nicola Cesarato titolare di un'azienda di maglieria e intimo a Sarmeola, quando è accorso sul luogo dell'incidente («È tutta colpa mia che gli ho regalato la moto»), e poi con la moglie Ambra colto da malore, è quella di tutti i genitori. «Ognuno di noi è stato toccato dalla notizia di Pigi - spiega Massimo Caiolo, fondatore del Cmb Orfeo dove il ragazzo aveva mosso i primi passi Queste cose ci rinsaldano ancora di più: non sono importanti i risultati, quelli passano... Importanti sono le relazioni e l'amicizia ed i momenti passati insieme». I genitori di Pigi stravedevano per quel figlio unico: tanto da prendergli anche un coach personale: «Il classico ragazzo che tutti vorrebbero conferma Marco Barison - Lo avevo allenato solo un anno, nel passaggio tra le medie e le superiori, ma eravamo rimasti in ottimi rapporti. In accordo con i genitori, mi ha chiesto di seguirlo anche in seguito. Ci sentivamo spesso. Sono sconvolto». Vicinanza ai genitori ha mostrato anche la Virtus: «Tutta la Virtus Padova si stringe attorno alla famiglia Cesarato si legge su Facebook -, alla mamma Ambra e al papà Nicola, per la perdita di Piergianni, ragazzo solare dalle grandi qualità umane e dalla grande passione per il basket. Buon vento Pigi, ci mancherai!». E, come spiega il coordinatore del settore giovanile Alberto Franceschini, sta valutando se ricordarlo con qualche iniziativa: «Certamente. Ma adesso è solo tempo per piangere, per stare vicini ai genitori anche con una preghiera ammette il direttore generale Nicola Bernardi - É una tragedia troppo grande per farsene una ragione». Tragedia che, ovviamente, ha scosso i suoi compagni: i 2004 neroverdi. «Lo stesso allenatore Augusti, anche se ha visto Pigi con continuità fino a febbraio poi più sporadicamente, è scosso ammette il dirigente accompagnatore Manuele Pittarello - Come, del resto, tutti noi». Un atto concreto, ieri intorno alle 18, hanno fatto i ragazzi del campetto di via Borromeo a Sarmeola dove Piergianni Cesarato (alternandosi con via Tadi, a 100 metri da casa sua) andava a giocare: «Una-due volte alla settimana, ma non l'altro giorno - si rammarica Christian Annunziata Sulla nostra chat di whatsapp, è nata spontaneamente questa iniziativa: un minuto di silenzio e la scritta Pigi. Resterà sempre nei nostri cuori».

Ultimo aggiornamento: 17:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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