ESTE - «Un ragazzo d'oro». Così papà Enrico ha descritto il figlio Edoardo nel momento più difficile della sua vita. Il momento in cui il suo ragazzo di soli 18 anni è morto in un letto di ospedale dopo un malore durante un allenamento di boxe.
Chi era Edoardo Zattin
Edoardo era al quarto anno di Ragioneria all'Atestino di Monselice. Un ragazzo impegnato, con una media impeccabile, rispettoso degli insegnanti. «In questo momento, la comunità scolastica si stringe intorno alla famiglia e partecipa al suo dolore.
La fidanzata
Aveva una fidanzata che ora non si dà pace, così come gli amici e i compagni di scuola. «Giocavamo assieme fin da quando eravamo ragazzini - ha raccontato un ragazzo che giocava a basket con Edoardo - Lui era molto intelligente e carismatico. Sapeva creare gruppo, motivarci dopo le sconfitte ed esultare con noi per le vittorie della squadra. Di lui posso dire che era un vero sportivo e che lavorava duramente per tenere un'eccellente forma fisica. Poi si è infortunato al menisco e ha dovuto fermarsi».
Il basket
Una passione, quella per la pallacanestro, che aveva cominciato a coltivare in prima media, arrivando a conquistare un titolo regionale con la Redentore Este. Nel 2020 aveva accettato un trasferimento a Ferrara, entusiasta di questa opportunità di crescita. Uno spirito competitivo il suo, un leader riconosciuto tra i compagni. Un grande potenziale che ora non c'è più.
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