A 13 anni muore dopo l'estrazione di un dente, ma il caso viene archiviato

Sabato 6 Maggio 2023 di Marco Aldighieri
Muore a 13 anni dopo l'estrazione di un dente ma l'inchiesta è archiviata

PADOVA - La morte di un ragazzino di tredici anni per l’estrazione di un dente, avvenuto nella clinica Odontoiatrica dell’Azienda ospedaliera, rimarrà senza un colpevole. Il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, alla luce dell’esito dell’autopsia effettuata dal medico legale Antonello Cirnelli ha chiesto l’archiviazione.

Tuttavia la Procura aveva comunque evidenziato gravi violazioni nella condotta da parte di due dottoresse, poi finite iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo. 


Ma il decesso dell’adolescente tetraplegico è avvenuto per un arresto cardio respiratorio e la sua morte non poteva essere evitata. Così il Gip Claudio Marassi ha chiuso il caso. Il legale della famiglia, l’avvocato Leonardo Massaro, si è opposto all’archiviazione, ma la decisione del giudice non è mutata. 


LA TRAGEDIA
Nato a Padova, ma residente in provincia di Vicenza, il ragazzo era tetraplegico e da tempo era in carico al servizio dentistico pubblico di via Giustiniani. Il tredicenne era dunque conosciuto dall’equipe di dentisti, e sapendo bene il grado di rischio di un’operazione odontoiatrica su un paziente così delicato, avrebbero dovuto mettere in campo tutte le precauzioni del caso. Tuttavia il 27 febbraio, sempre del 2019, era stato sottoposto a un’altra estrazione di un dente e tutto era andato per il meglio. 
L’intervento di mercoledì mattina 27 marzo del 2019, stava filando liscio, ma all’improvviso la situazione è precipitata nel giro di pochissimo. Una equipe è subito intervenuta. Il tredicenne è stato sottoposto a manovre di rianimazione per cinquanta minuti, ma il suo cuore non ha più ripreso a battere. 


LE INDAGINI
Il 28 marzo 2019, il giorno dopo il decesso del tredicenne, l’Azienda ospedaliera avrebbe voluto effettuare il riscontro diagnostico sul corpo del ragazzino, un esame del tutto identico a una autopsia e con un fine meramente scientifico, ma la famiglia del tredicenne ha preferito bloccare tutto. Mamma e papà si sono rivolti a un legale e hanno presentato un esposto in Procura, fermando la volontà dell’Ospedale. 
Gli inquirenti hanno acquisito tutte le cartelle cliniche relative allo stato di salute del giovane paziente. E sono state indagate due dottoresse, difese dagli avvocati Lorenzo Locatelli e Federico Vianelli. Entrambe sono state accusate di imperizia e di imprudenza perchè hanno eseguito l’estrazione del dente in assenza di uno specialista in anestesia e rianimazione. Inoltre, in assenza di un monitoraggio dei parametri vitali. 
Ma la loro condotta, seppure in violazione a diverse procedure richieste per un paziente tanto fragile, non sono la diretta conseguenza del decesso del tredicenne. L’autopsia ha infatti dimostrato come il ragazzo sia morto per un arresto cardio respiratorio, e non sarebbe potuto comunque essere salvato. 

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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