Due ragazze pestate dagli spacciatori mentre tornano a casa

Lunedì 22 Marzo 2021 di Luisa Mobriato
Due ragazze pestate dagli spacciatori mentre tornano a casa
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PADOVA - Spaccio e violenza sotto i condomini dell'Arcella. E l'altra sera il fatto più grave: due ragazze aggredite dai pusher in via Jacopo da Ponte. Calci e pugni contro due giovani ragazze. Gli spacciatori sono scappati all'arrivo della polizia, allertata dai residenti, che ormai sono esasperati dal livello di degrado raggiunto dal quartiere: «Non ne possiamo più.

Vogliamo un presidio di polizia fisso». 


IL FATTO

Sabato sera, poco prima che scattasse il coprifuoco, due ragazze, tra i 20 e i 30 anni, sono state aggredite a calci e pugni da due spacciatori, uno dei quali impugnava una bottiglia brandendola minaccioso contro sue vittime. I pusher erano fermi in via da Ponte in attesa dei clienti, che non mancano, nemmeno ora che siamo in zona Rossa. Le due giovani hanno iniziato a urlare, chiedendo aiuto e attirando l'attenzione di alcuni residenti. Uno di questi, che ha immediatamente chiamato il 112, che poi smistato la telefonata alla questura, dato che la zona era di competenza della polizia, ha assistito a tutta la scena. 


LA TESTIMONIANZA

«Mancavano una decina di minuti alle 22. Mi sono affacciato perché ho sentito gridare: sulla strada ho visto due spacciatori nordafricani, purtroppo ormai si tratta di presenze fisse ben note, che malmenavano due ragazze centrandole con calci e pugni. Uno stringeva anche una bottiglia in una mano - ha raccontato il testimone - le ragazze urlavano chiedevano aiuto, invocavano la polizia. Io, ma non sono stato l'unico, ho subito lanciato l'allarme al numero di emergenza. Forse gli spacciatori si sono accorti che diverse persone stavano guardando quanto accadeva, le ragazze continuavano a urlare. Una aveva il cellulare in mano, forse è riuscita a chiedere aiuto, i due aggressori a quel punto hanno desistito e sono fuggiti in direzione di via Duprè». 


L'INTERVENTO

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia, subito è scattata la caccia ai due aggressori che, nel frattempo, avevano fatto perdere le loro tracce. Le due giovani poi sono state medicate per via di alcune ferite. Ancora in fase di accertamento le motivazioni che hanno scatenato la violenza dei pusher nei confronti delle giovani, potrebbe essersi trattato di un tentativo di approccio magari pesante non gradito dalle ragazze, o anche dell'offerta di acquistare della sostanza stupefacente, circostanze che saranno comunque accertate dagli agenti. 


I PRECEDENTI

«Non si tratta purtroppo del primo episodio che si verifica in via Da Ponte» assicura il testimone. I residenti segnalano da tempo che, sulla strada, lavorano diversi spacciatori anche grazie alle molteplici vie di fuga che presenta la zona, dalla quale si può facilmente raggiungere il parco Morandi o altre vie interne del quartiere. «Spesso assistiamo a litigi tra diversi gruppi di spaccini - ha aggiunto un altro residente - non più di un paio di settimane fa è scoppiata una rissa tra due bande di diversa nazionalità e abbiamo visto spuntare anche dei coltelli. Una situazione difficilmente sostenibile per chi qui deve viverci e vorrebbe farlo in tranquillità». 


LA SITUAZIONE

I residenti hanno paura qualcuno dice di aver timore, appena cala il buio soprattutto d'inverno, anche solo a uscire di casa per portare il cane alla consueta passeggiata. «Non sono più coraggioso degli altri, ma a volte ho provato anche ad affrontare la situazione - ha sottolineato il testimone - ho ricevuto anche delle minacce ma continuo a segnalare, come altri vicini, le presenze. Polizia e carabinieri fanno il loro lavoro ma, purtroppo, anche se qualche spacciatore viene bloccato e portato via è la legge che non ci protegge perché in un breve lasso di tempo li vediamo tornare tranquilli al loro posto in attesa di clienti».  A fianco dei condomini dove più forte è la presenza c'è una piccola area verde senza illuminazione che i residenti vorrebbero recintare considerato che, spesso, viene utilizzata come passaggio o vi di fuga ma anche per nascondere gli stupefacenti che, ultimamente come osservano i cittadini, gli spacciatori non solo sotterrano le sostanze ma le appendono anche tra il fogliame degli alberi. In via Da Ponte è nato anche un nuovo Comitato Spontaneo Il San Gregorio, che vede riuniti anche i residenti di vie limitrofe, con lo scopo non solo di chiedere maggiore sicurezza, la possibilità di uscire di casa senza timori e una sorveglianza più stretta della zona, ma anche per proporre iniziative utili ai residenti per cercare di dare un altro volto all'area, progetti che sono stati bloccati a causa dell'emergenza Covid.

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