«Molestate fuori dalla disco, ci ha picchiate anche la polizia»: l'incubo di 8 ragazze in vacanza in Spagna

Sabato 20 Agosto 2022 di Redazione Web
«Molestate fuori dalla disco, ci ha picchiate anche la polizia»: l'incubo di otto italiane in vacanza in Spagna
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PADOVA - Aggredite fuori da una discoteca, a Valencia, mentre erano in Spagna in vacanza: e l'intervento della polizia sul posto, anzichè salvarle, le ha inguaiate ancora di più, perché sarebbero state picchiate anche dagli agenti. La denuncia choc arriva da alcune ragazze italiane in vacanza nel Paese iberico, tra cui Ambra Morelli, 22enne originaria di Firenze, ma studentessa di Psicologia a Padova ed ex pallanuotista del Plebiscito ora tesserata per la Rari Nantes Florentia.

Ambra era in vacanza con 7 amiche, tutte fiorentine come lei, quando lo scorso 9 agosto all'uscita dalla discoteca è stata molestata e aggredita insieme alle compagne di viaggio da un gruppo di ragazzi. «All'uscita - dice - ci siamo messe a parlare quando ci è arrivata addosso una scarpa.

Proveniva da un gruppetto di ragazzi, abbiamo pensato volessero attaccare bottone, ma quando gliela abbiamo restituita uno di loro, che aveva bevuto, mi ha tirato un calcio e poi ha iniziato a insultarci in spagnolo e a sputarci addosso».

La notizia è stata diffusa  oggi dal quotidiano La Nazione.

Ad un certo punto, prosegue la giovane, è arrivata la polizia: «Siamo andate incontro pensando che ci salvassero» invece «un'agente donna ha strattonato me ed una una mia amica, Matilde. Poi è arrivato uno più grosso e ci ha trascinato sulla sabbia e sbattute a terra. Io ero con la faccia sulla sabbia, mi hanno un messo un ginocchio sulla schiena e non respiravo, Matilde sembrava svenuta»

. Le ragazze hanno scelto di andare in ospedale. «Eravamo doloranti ma niente di rotto», conclude la 22enne che dice al quotidiano di non voler fare denuncia «perché significherebbe andare in Spagna e fare tutto a nostre spese con chissà quali risultati. Non è che ci fidiamo molto della giustizia. Io però ho fatto anche un post perché si sappia cosa accade». Anche a Lloret de Mar, la cittadina catalana dove Niccolò Ciatti fu ucciso a 22 anni per un pestaggio, «siamo state testimoni di un episodio simile», ha ricordato Ambra Morelli.

Il post su Instagram: «Stiamo bene, un po' scosse»

«Stiamo bene, un po' scosse, arrabbiate e con un paio di costole incrinate. Non smetteva di uscirmi sangue dal naso e avevo un dolore terribile al petto», scrive Ambra su Instagram postando alcune foto dall'ospedale che la ritraggono con un fazzoletto per tamponare il sangue che le usciva dal naso dopo l'aggressione da parte della polizia, e la camicia macchiata di rosso. Proprio per l'ospedale, la ragazza esprime «una nota di merito. Ci hanno accolte, capite e visitate subito e con la massima discrezione e gentilezza».

Tornando sull'aggressione spiega: «Nessuno dei presenti è intervenuto e poi abbiamo capito il perché. Quando è arrivata la polizia nazionale spagnola l'unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo» che a detta della ragazza aveva importunato lei e le sue amiche, «e spingerci con forza a terra nella sabbia». La ragazza precisa poi: «Non ho visto molto in quel momento, sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. Mi hanno raccontato però che gli agenti hanno tirato fuori anche il manganello». 

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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