Covid, raddoppiano i bambini ricoverati in Pediatria all'Azienda ospedaliera

Giovedì 3 Febbraio 2022 di Elisa Fais
Da sinistra Michele Tessarin (direttore sanitario), Liviana Da Dalt (primaria della Pediatria) e Carlo Giaquinto (infettivologo pediatrico), ieri nella sala stampa di via Giustiniani
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PADOVA - La morsa del Covid non molla i più piccoli. A gennaio la Pediatria dell’Azienda ospedaliera ha registrato un nuovo record di ricoveri arrivando a 62 bambini: il numero più alto di sempre, il doppio rispetto al mese prima. Nel corso dello stesso periodo, inoltre, il pronto soccorso pediatrico ha scovato 300 positività al tampone. A lanciare l’allarme è la professoressa Liviana Da Dalt, direttrice del Dipartimento per la Salute della donna e del bambino di Padova, che ancora una volta sottolinea l’importanza del vaccino. «Gran parte dei bambini positivi al Covid hanno tra i cinque e i quattordici anni – spiega la professoressa Da Dalt – proprio la fascia d’età in cui è disponibile la vaccinazione. Il vaccino è molto efficace nel ridurre il rischio di infezione e consente di prevenire lo sviluppo della sindrome infiammatoria multi-sistemica, la cosiddetta Mis-c». 
L’area Covid della Pediatria ha visto un’escalation di ricoveri. Se a dicembre 2021 sono stati 31 i bambini fino a 12 anni bisognosi di cure, a dicembre 2020 erano 21. «Attualmente abbiamo 8 bambini degenti positivi – specifica – La pandemia in questo periodo si sta accanendo nella fascia pediatrica e ciò condiziona il nostro lavoro».
 

I SINTOMI
I sintomi del Covid non vanno sottovalutati, si va da una sensazione di stanchezza diffusa e perdita di appetito ai più comuni tosse, raffreddore, febbre.

I casi più preoccupanti finiscono al Pronto soccorso pediatrico. Negli ultimi sette giorni sono arrivati al reparto di emergenza-urgenza 385 minori con sospetto contagio da Covid, di questi 73 sono effettivamente risultati positivi al tampone. Il numero di accessi al pronto soccorso pediatrico è ormai sovrapponibile a quello degli adulti. «Pur avendo un sottogruppo di bambini ristretto, visto che coloro che arrivano in pronto soccorso hanno sintomi evidenti – continua la professoressa Da Dalt – notiamo una crescita del tasso di positività. A gennaio abbiamo trovato 300 bimbi positivi, le infezioni rappresentano il 30% dei casi sospetti. Nell’ultima settimana in particolare abbiamo notato un boom, le positività sono arrivate al 50%». Ciò significa che, ad oggi, un bambino su due che arriva al pronto soccorso con sintomi dubbi poi risulta positivo al test». Nell’ultima settimana l’Azienda ospedaliera ha refertato 13.849 tamponi, trovando 403 positivi nella fascia d’età tra zero e quattordici anni, pari al 22% del totale. Altri 261 i positivi tra 15 e 29 anni, che rappresentano a loro volta il 14%. «Percentuali così non si sono mai viste dall’inizio dell’emergenza sanitaria – commenta Da Dalt – Fortunatamente la malattia da Covid è rimasta invariata nel bambino, per gran parte dei casi è benigna. Meno del 5% dei bambini contagiati richiede il ricovero e appena l’1% la terapia intensiva. Ma questo non significa che il Covid non sia pericoloso. Innanzitutto, vediamo un forte impatto sui bambini con malattie croniche importanti, e poi rimane alta l’attenzione verso la sindrome infiammatoria multisistemica. I bambini colpiti presentano febbre prolungata e sintomi infiammatori come alterazioni cutanee, mucositi e congiuntiviti. Il cuore è interessato nel 60% dei casi, con miocarditi e pericarditi infiammatorie. La sindrome che compare tra le 4 e le 8 settimane dalla negativizzazione, l’incidenza è bassa, si parla di un bambino su mille ma non va sottovalutata in quanto può portare alla terapia intensiva. Con questo alto numero di contagi, ci aspettiamo un picco di casi di Mis-c tra qualche settimana». 


LA CAMPAGNA
Mentre si attende il via libera alla vaccinazione per i bimbi tra zero e cinque anni, continua la campagna vaccinale baby dedicata a quelli tra cinque e undici anni. Anche questo fine settimana proseguono gli open day per i più piccoli: sabato e domenica accesso libero al padiglione 6 della Fiera, mentre solo sabato negli hub di Cittadella, Este e nell’ambulatorio al quarto piano di Pediatria a Padova. Su 57mila bambini tra cinque e undici anni residenti a Padova e provincia, hanno effettuato almeno una dose in 19mila, pari al 32%. «Sì al vaccino – aggiunge il professor Giorgio Perilongo – Pfizer ora ha chiesto l’approvazione alla Fda anche per i più piccoli. Così proteggiamo i bambini non solo dai sintomi della malattia, ma anche dalle conseguenze dell’isolamento sulla loro salute psichica». 

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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