La petizione al Comune: «Fuori i rom dal quartiere, minacciano i nostri figli»

Mercoledì 15 Luglio 2020 di Luisa Morbiato
La sporcizia lasciata al quartiere Sacro Cuore
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I residenti e i commercianti del quartiere Sacro Cuore non tollerano più la presenza di alcune famiglie rom. Preoccupati di trovarsi di fronte a un allarme sanitario e di sicurezza, hanno lanciato una petizione raccogliendo già duecento firme con l’intento di inviarle al Comune.

IL PENSIERO
«Chiediamo un intervento risolutore dell’amministrazione e delle forze dell’ordine in quanto numerose famiglie di rom utilizzano da oltre un mese parcheggi pubblici e privati stazionando con furgoncini, camper e auto. Se arrivano polizia, carabinieri o vigili si spostano di qualche via per poi tornare. Utilizzano inoltre gli stessi spazi come latrine a cielo aperto - scrivono i cittadini - poi vanno a lavarsi nell’autolavaggio di viale Po senza alcuna remora, lo spettacolo è indecente». I residenti lamentano anche diverse situazioni di disagio. «Entrano nei negozi chiedendo merce a titolo gratuito, minacciano e insultano quando vengono invitati a uscire. I minori vengono lasciati incustoditi sui piazzali e sulle strade e, a loro volta, molestano i nostri bambini minacciandoli e costringendoli a consegnare biciclette, giocattoli e cellulari».

LA PAURA
I cittadini sono impauriti e temono ritorsioni. «Sono mesi che stazionano nel quartiere Valsugana usando a rotazione tutti gli spazi liberi, hanno anche molti bambini piccoli. Spesso sostano di fronte a Crema Sport infastidendo proprietari e clienti - spiega una residente - abbiamo anche paura ad esporci perché minacciano e insultano quindi abbiamo messo in piedi una petizione. Oltre a tutti i problemi che creano c’è anche l’aspetto sanitario, non usano mai mascherine, non ci sono controlli, entrano nei locali toccano dappertutto e la pulizia non è il loro forte. Non si può più tollerare una situazione simile, ci urlano perfino che il quartiere è loro. Ultimamente suonano alle porte delle case con un non meglio identificato tesserino dicendo che devono controllare i contatori. Sappiamo chi sono e non apriamo, ma ci provano lo stesso. Ci auguriamo un intervento veloce e risolutore». Ieri mattina in quartiere è arrivato anche Filippo Ascierto per raccogliere le lamentele dei cittadini e il Consigliere Elena Cappellini (FdI) che chiede l’intervento dell’assessore Marta Nalin. «Quello che preoccupa oltre ai problemi creati a cittadini e commercianti è la situazione igienico sanitaria in chiave Covid-19. La situazione nel quartiere non è nuova ma se questa Giunta come sempre afferma è propensa ad occuparsi delle fasce più deboli in questo caso non sta gestendo nulla - sottolinea Cappellini - ci sono regole che tutti stanno rispettando, i commercianti sono già sotto pressione per la crisi da lockdown e ora devono sopportare anche questi soprusi».
Ultimo aggiornamento: 08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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