Cortei No Vax, protesta degli agenti: «Siamo allo stremo e rischiamo la vita»

Lunedì 8 Novembre 2021 di Redazione Web
Il sit in a Padova
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PADOVA - Oltre 40 poliziotti del Reparto mobile sono scesi in strada stamane davanti alla caserma della Celere di Padova per protestare contro la gestione degli agenti nel presidio delle manifestazioni e i cortei dei 'no green pass' che da mesi si svolgono nelle piazze italiane. Il reparto Celere di Padova garantisce il personale, oltre che nella città euganea, anche per le proteste che si svolgono a Trieste e in altri centri del Triveneto. «Chiediamo che il ministero dell'Interno intervenga quanto prima perché gli agenti sono allo stremo delle forze. I poliziotti rischiano la pelle davanti a manifestanti sempre più aggressivi e violenti» spiegano i sindacalisti del Sap e Fsp.

«Turni massacranti, poca attenzione ai distanziamenti in trasferta - aggiungono - assenza di riposi e ferie; le manifestazioni No Pass si aggiungono ai tanti impegni degli agenti che stanno vivendo sulla loro pelle un'emergenza continua».

A Padova, hanno spiegato i rappresentanti sindacali, ci sono 450 agenti nel reparto mobile, «e già in 130 hanno chiesto il trasferimento ad altri uffici , la situazione è insostenibile».

I sindacati
«Forti perplessità» vengono espresse in una nota dai sindacati di Polizia Siulp, Siap, Coisp e Silp Cgil, sull'iniziativa di protesta promossa a Padova dalle sigle autonome del Comparto. «Dai resoconti giornalistici - scrivono i sindacati - pare aver preso una direzione politica che riteniamo dovesse essere avulsa dalle ragioni della protesta, peraltro condivise in linea di principio. Non era questa l'occasione per una protesta 'omnibus' in cui inserire bodycam o altro che ha poco a che vedere con stress e carichi di lavoro».
Il malessere al Reparto Mobile, aggiungono le quattro sigle, «non dipende certo direttamente dalla ministra Lamorgese, ma da forme organizzative ben precedenti al suo insediamento, e dalla gestione centrale e periferica deficitarie. Parimenti, riteniamo controproducente esporre al pubblico ludibrio come responsabili del surplus di lavoro, i colleghi che hanno deciso di non sottoporsi a vaccino. G20 ripetuti, proteste 'no green pass', specialmente a Milano e Trieste ma un pò ovunque, in aggiunta al »regolare« impiego fra piazze e stadi, precedono il 15 ottobre fatidico, e i turni oltremodo estesi di conseguenza». «Generare divisioni all'interno degli uffici e reparti - concludono - non riteniamo sia la risposta da dare, che invece deve passare per la via sindacale e rivendicativa del rispetto delle norme, in primis quelle sulla sicurezza del lavoro. Iniziative come quella odierna ci sembrano controproducenti anche e soprattutto per questo aspetto. Non è seminando zizzania che si convincono gli operatori riluttanti a vaccinarsi, non è soffiando sulle sterpaglie in fiamme di tale zizzania che si possa risolvere questo e gli altri problemi»

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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