Nuovo policlinico "mostruoso": 45 sale operatorie e 400 ambulatori, un colosso da 196mila metri quadri

Venerdì 5 Marzo 2021 di Mauro Giacon
Tutto rimodulato in base alle necessità emerse con la pandemia il nuovo ospedale che sorgerà a Padova Est
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PADOVA - Il nuovo ospedale in zona San  Lazzaro a Padova est sarà una “macchina” mai vista prima d’ora in Italia. E per tanti motivi. Intanto non avrà un pronto soccorso classico, in quanto sarà destinato ad accogliere solo pazienti mandati qui perché in altri ospedali non sarebbero curabili. Ma in questo invece saranno accolti e guariti, grazie all’incrocio fra medicina, ricerca e didattica. 
E poi perché anche il Covid ha cambiato le carte della progettazione.

Dovrà essere un ospedale in cui interi reparti potranno essere isolabili e bisognerà ripensare a tutto, anche alla larghezza dei corridoi. Ma l’idea resta quella espressa dall’Università nel suo documento su “Il polo della salute di Padova”. Un ospedale con dei moduli dedicati alla ricerca (torri) alla medicina di precisione e personalizzata, a quella rigenerativa degli organi (laboratori) e alla sperimentazione clinica. Cinque le aree di frontiera: Oncologia, neuroscienze, trapiantologia, malattie vascolari e medicina integrata.


GLI SPAZI
Il neo direttore generale dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben che dovrà seguire il progetto ha mostrato come queste direttrici verranno declinate in pratica. Intanto i posti letto. La superficie totale è stimata in 200 metri quadri per letto, una risultante di 150 per il malato e 50 aggiunti per la didattica. Quella totale sarà di 196.200 metri quadrati, divisi in tre sezioni. Quella sanitaria su 86.670; quella non sanitaria su 57.780. Infine quella per la ricerca, la didattica e il trasferimento tecnologico su 48.150.


L’AREA CHIRURGICA
Saranno 45 le sale operatorie, organizzate su 5 blocchi autonomi, per sfuggire ai virus. Un sesto blocco sarà dedicato ai pazienti giornalieri. Fra loro, 6 saranno ibride, 5 per la chirurgia di elezione, quella programmata, 4 per la chirurgia robotica e 6 già predisposte per la trasformazione in ibride. In queste sale si lavora con scanner o strumenti di alta precisione d’immagine che consentono minor invasività. Ci saranno aree di risveglio per ciascun blocco operatorio.


LE TERAPIE INTENSIVE
Saranno 90 i posti letto di area critica, divisi in 60 per la terapia classica, 10 per la cardiochirurgia, 12 per la cardiologica e 8 per i grandi ustionati. Molto importanti i 36 posti di terapia semintensiva a servizio dei blocchi operatori, elemento fondamentale in epoca covid.
LE DEGENZE
La previsione è di realizzare moduli da 12 posti letto estendibili fino a 48 posti. La grande novità è che i laboratori agiranno dall’altra parte della parete in cui si trova il malato. In ogni caso il 25 per cento dei posti letto di degenza, stimati in oltre 900, dovrà avere le dotazioni per la terapia semintensiva, quella che ha salvato decine di persone in questi mesi.
LA DIDATTICA SCIENTIFICA
Sono previsti dei moduli separati e autonomi. Ciascuno sarà dotato di studi medici, multi postazioni per l’alta connettività, un’area multifunzione tra attività medico chirurgica e virtuale, un’area riservata alla ricerca clinica e due aule didattiche da 50 a 100 posti ciascuno, area living per i pazienti e un archivio informatizzato.
LA DIAGNOSTICA
Un presidio che avrà sempre maggiore impatto quello della diagnostica per immagini. Previste 5 tac, 4 risonanze magnetiche da 1 a 3 Tesla e una risonanza con campo magnetico da 7 tesla. Infine 4 sale angiografiche. La medicina nucleare avrà 3 gamma camere, 2 pet, 1 pet-rmn, 1 ciclotrone e laboratori per la preparazione di radiofarmaci.
I LABORATORI
Sono previsti quello di analisi, medicina trasfusionale, microbiologia, anatomia patologica, genetica, citologia diagnostica, medicina legale, andrologia e medicina rigenerativa.
IL DAY HOSPITAL
Per i pazienti ospitati solo temporaneamente, area Cup, day hospital medico e chirurgico, blocco operatorio con 6 sale, 200 ambulatori e 200 ambulatori chirurgici.
LA TORRE DELLA RICERCA
Il vero cuore dell’ospedale conterrà i laboratori per studiare nuove cure con banconi di lavori e spazi separati per la strumentazione, stanze calde, autoclavi, stanze fredde robot. Poi aree di stoccaggio per materiali biologici, studi per ricercatori, aule per incontri.

 

Ultimo aggiornamento: 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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